Questa settimana sono stata indirettamente invitata ad una serata a tema Dungeons and Dragons, il popolare gioco di ruolo spesso associato (giustamente) ai gruppi nerd. Pensando di intraprendere un passo verso il next level di nerdaggine e soprattutto spinta da una genuina curiosità verso questa comunità di giocatori, ho deciso di andare.
Appena entro dalla porta (ovviamente in ritardo) sento già che l'atmosfera è seria, non serissima ma comunque su una vibes diversa da come mi ero immaginata. Una quindicina di facce stranite si girano verso di me e io decido di rintanarmi in un angolo sperando di non attirare troppa attenzione. Cosa altamente difficoltosa dato che rappresentavo da sola il genere femminile per tutta la stanza. Esatto, ero l'unica ragazza, il che non è per nulla imbarazzante.
Il dungeon master (che sarebbe da quello che ho capito la persona incaricata di creare la storia) inizia a spiegare una serie di principi, per giocare a D&D è necessario imparare 200 pagine di manuale, avere fortuna, essere bravi in matematica e probabilmente possedere anche qualche potere divino a sto punto. In pochi minuti ho dunque compreso che aver visto il film (qui la recensione btw) non mi rende per nulla una degna giocatrice. La difficoltà del regolamento e l'enormità di casistiche ed eventi mi hanno fatto rimpiangere i miei 4 semplici e adorati tasti di LOL.
Piccolo riassunto di quello che ho imparato anche per chi a livello di conoscenze D&D è messo peggio di me: Dungeons & Dragons è un gioco di ruolo che è alimentato dalla fantasia ed è ambientato in mondi solitamente fantasy (ma ciò non vieta di creare una storia nella vosta scuola in cui si deve sconfiggere la terribile prof di chimica). Perciò si costruisce una storia da completare dove ogni giocatore diventa un personaggio con forze e punti deboli. Per procedere è necessario tirare dei dadi: a seconda del punteggio la nostra mossa è andata a segno oppure no.
I ragazzi mi sono sembrati alla mano, certo erano nettamente più nerd di me e se io ero li per mera curiosità loro erano veramente appassionati di giochi di ruolo. Anche se all'inizio mi sono sentita leggermente fuori posto, mi è piaciuto che il gruppo, nonostante fosse composto dalle persone più disparate, avesse un buon spirito di comunità. Poi per fortuna erano quasi tutti principianti perciò ho potuto quasi tranquillamente crogiolare nella mia ignoranza. Insomma, qui si conclude il mio primo incontro con alcuni esemplari di giocatori di D&D, se siete curiosi di sapere com'è andata a finire restate connessi. Sto cercando di entrare nel mood e fino ad ora sembra che nessuno mi abbia scoperto. Sperate per me che non venga bandita...