Voglio un portale, non uno specchio

Voglio un portale, non uno specchio: perché mi piacciono i libri fantasy
Pubblicato da Sofia il 21/10/2022 in Nerd
Copertina dell'articolo
Qualche tempo fa un amico mi ha chiesto perché mi piace così tanto leggere libri fantasy. Gli ho dato la risposta che do sempre, ma poi mi sono fermata a pensare. Molto spesso le cosiddette "persone normali" non capiscono cosa ci troviamo in storie irreali, dove vivono creature magiche e strane, dove succedono cose che non potranno mai accadere a noi. Oggi risponderò a questa domanda.
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Ciao a tutti amici nerd e non-nerd!

Sono Sofia e amo i libri fantasy. Scusate se non mi sono presentata prima, ma volevo avere un inizio un po' ad effetto.

Sono qui per raccontarvi la mia esperienza in quanto amante della magia e dell'irrealtà. Non credo che tutte le persone a cui piacciono i libri fantasy abbiano vissuto le stesse cose, quindi, se siete curiosi, chiedete ai vostri amici. Magari avranno le mie stesse idee, oppure vi daranno tutta un'altra spiegazione.
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Quando ero piccola, circa alle elementari, non venivo trattata molto bene dai miei compagni. Okay, sì, diciamo che venivo bullizzata. Il punto è che non mi piaceva la realtà in cui ero e, molto spesso, desideravo scappare. Non è molto facile preparare una valigia e andare a vivere da sola in un'altra città quando hai sette anni, ma una cosa la potevo fare. Potevo leggere.

Così ho cominciato. Leggevo di tutto, all'inizio erano i libri che trovavo in biblioteca, tipo Valentina, Scuola di Danza, Piccole Donne, eccetera. Era bello pensare ai problemi di qualcun'altro, ma era ancora troppo reale. Poi è arrivato lui. O forse lei, visto che è una saga.
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Un giorno mio padre mi ha regalato un libro. Niente di strano in realtà, visto che ormai li divoravo. Ma quel libro aveva qualcosa di diverso; sulla copertina c'era una fata. Okay, c'erano anche due ragazze, due gemelle, poi il titolo e tante altre cose. Ma la cosa che ha catturato la mia attenzione è stata proprio la fata, un puntino di luce, seguito da una scia di polvere magica.

Quel libro era "Il Segreto delle Gemelle"; il primo della saga di Fairy Oak. Un libro fantasy, dove le protagoniste erano streghe con dei poteri magici che vivevano in un villaggio fatato. Con loro ho vissuto la mia prima avventura.
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Non importava quanto mi trattassero male a scuola o che venissi esclusa dai giochi. Ogni volta che potevo mi mettevo a leggere e scappavo dalla mia realtà. Mi portavo il libro a scuola e a ogni intervallo lo tiravo fuori e leggevo, ignorando ciò che succedeva attorno a me. Ero finalmente libera.

Parecchi anni dopo è scoppiata la pandemia e siamo stati messi in quarantena. Nel frattempo avevo trovato dei veri amici e stavo bene anche a scuola e nella realtà. Ma il caos che regnava durante l'era del coronavirus, tutta quella paura e quell'incertezza, mi hanno terrorizzata.
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Ogni tanto mi perdevo nei siti dei giornali, tra gli articoli che parlavano dei numeri dei contagi sempre più alti, e il peso della realtà mi schiacciava. Uscivano sempre più libri che parlavano della nostra situazione. I professori ci facevano leggere articoli sul covid e su ciò che stava capitando. Era troppo.

Lì ho capito la verità. Non avevo bisogno di uno specchio; non volevo vedere la realtà così com'era, leggere un libro solo per ritrovarmi il mio riflesso davanti agli occhi, vedere tutto ciò che mi stava succedendo. Io volevo solo scappare. Non volevo uno specchio. Volevo un portale.

I libri mi aiutano a scappare, a rilassarmi, a volare. Quando leggo sento di poter fare tutto; sconfiggere il male, salvare il mondo, diventare l'eroina della mia storia. I libri fantasy mi danno speranza.
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