I ragazzi afgani, adolescenti come noi
Abbiamo intervistato Fausto Biloslavo, giornalista di guerra che è appena tornato da Kabul per farci raccontare cosa succede davvero
Ai microfoni di Radioimmaginaria abbiamo intervistato Fausto Biloslavo, giornalista di guerra appena tornato da Kabul, dove dal 15 agosto i talebani hanno preso il comando dello stato dell’Afghanistan. Spesso quando sentiamo queste notizie pensiamo che quello che succede dall’altra parte del mondo non ci riguardi, invece quello che sta accadendo a Kabul è fondamentale per le nostre vite. Abbiamo chiesto a Fausto cosa possiamo fare noi ragazzi occidentali di fronte a tutto questo: lui ci ha risposto che dobbiamo renderci conto di quanto sia importante la libertà, e di come sia nostro dovere capire e informarsi su quello che sta succedendo, che è successo e che potrebbe risuccedere in futuro. Per essere uomini e donne libere, e per evitare che la tragedia che stanno vivendo i cittadini e gli adolescenti dell’Afghanistan non accada più. Attraverso il ponte aereo organizzato in queste ultime settimane, l’Italia è riuscita a salvare 4.890 afghani, e di questi mille sono adolescenti, così ci ha detto Fausto. Ma non tutti quelli che chiedevano aiuto sono riusciti a mettersi in salvo. Quando saranno pronti, accoglieremo i ragazzi afghani come nostri migliori amici, anzi, fratelli.
Ai microfoni di Radioimmaginaria abbiamo intervistato Fausto Biloslavo, giornalista di guerra appena tornato da Kabul, dove dal 15 agosto i talebani hanno preso il comando dello stato dell’Afghanistan. Spesso quando sentiamo queste notizie pensiamo che quello che succede dall’altra parte del mondo non ci riguardi, invece quello che sta accadendo a Kabul è fondamentale per le nostre vite. Abbiamo chiesto a Fausto cosa possiamo fare noi ragazzi occidentali di fronte a tutto questo: lui ci ha risposto che dobbiamo renderci conto di quanto sia importante la libertà, e di come sia nostro dovere capire e informarsi su quello che sta succedendo, che è successo e che potrebbe risuccedere in futuro. Per essere uomini e donne libere, e per evitare che la tragedia che stanno vivendo i cittadini e gli adolescenti dell’Afghanistan non accada più. Attraverso il ponte aereo organizzato in queste ultime settimane, l’Italia è riuscita a salvare 4.890 afghani, e di questi mille sono adolescenti, così ci ha detto Fausto. Ma non tutti quelli che chiedevano aiuto sono riusciti a mettersi in salvo. Quando saranno pronti, accoglieremo i ragazzi afghani come nostri migliori amici, anzi, fratelli.