Dove va a finire la plastica del tuo asporto? Non è grave come sembra. O forse sì.
È passata un'altra settimana e siamo tornati con gli aggiornamenti sul clima! Questa è "La Bilancia" e qui leggerete una buona notizia e una cattiva notizia sulla crisi climatica. Iniziamo?
Quale volete per prima? Quella buona o quella cattiva?
È passata un'altra settimana e siamo tornati con gli aggiornamenti sul clima! Questa è "La Bilancia" e qui leggerete una buona notizia e una cattiva notizia sulla crisi climatica. Iniziamo?
Quale volete per prima? Quella buona o quella cattiva?
BUONA NOTIZIA
È bello sapere che un marchio di moda famoso come Hermès si sta impegnando per essere più sostenibile. A quanto pare, secondo questo articolo del Guardian, il marchio ha prodotto una borsa fatta di un tipo di pelle che è derivata dal fungo. Il materiale si chiama Sylvania e potrebbe rappresentare un nuovo inizio per il fascio design, soprattutto perché sappiamo che l'industria della moda inquina moltissimo!
CATTIVA NOTIZIA
Come leggiamo in questo articolo della BBC, la plastica che si trova usata nei cibi da asporto sta inquinando gli oceani e i fiumi. Gli scienziati hanno trovato più di 12 milioni di rifiuti, e 8 su 10 sono fatti plastica. In più, il 44% di questi rifiuti di plastica vengono dai contenitori di cibo e dalle confezioni del cibo da asporto.
I ricercatori hanno anche stilato tre consigli per aiutare a aggirare il problema: prima cosa, dobbiamo trovare un'alternativa alla plastica per il cibo da asporto; secondo, vietare la plastica non necessaria (per esempio le borse); terzo, trovare un modo per incoraggiare chi compra a restituire le confezioni dell'asporto.
Illustrazioni di Gabriela