Non è grave come sembra. O forse sì.
È passata un'altra settimana e siamo tornati con gli aggiornamenti sul clima! Questa è "La Bilancia" e qui leggerete una buona notizia e una cattiva notizia sulla crisi climatica. Iniziamo?
Quale volete per prima? Quella buona o quella cattiva?
È passata un'altra settimana e siamo tornati con gli aggiornamenti sul clima! Questa è "La Bilancia" e qui leggerete una buona notizia e una cattiva notizia sulla crisi climatica. Iniziamo?
Quale volete per prima? Quella buona o quella cattiva?
BUONA NOTIZIA
Esattamente una settimana una cosa che è da un anno e mezzo che non vediamo più ha fatto ritorno. Parliamo infatti degli scioperi per il clima. Il luogo di questo sciopero è stato l'unico paese in cui sembra che abbiano ormai dimenticato la pandemia, l'Australia.
In 47 diverse città dell'Australia, il 21 di Maggio, migliaia di ragazzi hanno riportato la causa climatica sulle strade. Da questo articolo del Guardian, sembra che la goccia che abbia fatto traboccare il vaso sia stata la decisone del governo di finanziare con $600m una centrale a gas.
In generale, il governo Australiano è stato molto criticato in passato per il suo scarso impegno climatico. Come ha detto una delle organizzatrici dello sciopero: "La decisione del governo di finanziare con $600m una centrale a gas, in aggiunta a destinare molti soldi al budget per i gas e i combustibili fossili, ci porterà solo più all'interno della crisi climatica."
CATTIVA NOTIZIA
Oggi parliamo ancora delle conseguenze negative che l'inquinamento potrebbe avere sulla nostra salute. In particolare in questo articolo del Guardian leggiamo che uno studio ha mostrato che i bebè le cui madri sono state esposte a minuscole particelle di inquinamento atmosferico durante la gravidanza sono più inclini a sviluppare l'asma.
Queste particelle sono chiamate particelle ultrafini (UFPs) e solitamente vengono da veicoli o stufe a legna, e la ricerca mostra che solitamente passano attraverso i polmoni delle madri per poi arrivare nella loro circolazione. Da lì potrebbero raggiungere quella del feto.
Queste particelle sono già state collegate ad altre malattie come per esempio il cancro al cervello, e gli scienziati dicono che dimostrare il loro impatto sulla nostra salute dovrebbe incentivare i responsabili ad agire per ridurre l'aria inquinata.
Illustrazioni di Gabriela