I vinili - fra ostentazioni e orecchie sensibili

Il (falso?) mito del "sul vinile suona tutto meglio"
Pubblicato da Cerry il 29/04/2021 in Pop
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Ciao regaz, sono la Cerry, ho 17 anni e non ascolto musica su vinile. Non solo perchè non ho un giradischi (anche se lo avessi probabilmente non lo userei), ma perchè proprio non riesco a capirne il fascino, motivo per cui spesso vengo criticata (anche da voi scommetto). Ok il vinile è effettivamente bello da vedere e ha quel sapore vintage che ci sta sempre bene ma:
  1. non puoi usarlo quando sei in giro, o mentre ti fai la doccia, o tutte le volte in cui non sei nella stessa stanza del giradischi;
  2. ci metti mezz'ora a mettere su un disco, cioè dai quanto è scomodo;
  3. devi stare attentissimo a non rovinarlo perchè è molto fragile;
  4. puoi ascoltare solo un album alla volta e non canzoni sparse a caso, e non è il massimo per quelli come me che ripiegano sempre sulle playlist perchè non sanno cosa ascoltare;
  5. costano un sacco, non penso che su questo punto ci sia molto da dire, siamo adolescenti e siamo poveri :')
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Ma ammettetelo: voi che ascoltate musica su vinile, che lo fate solo per rimorchiare o per fare gli intellettuali che ascoltano la vera musica, sostenete che il suono di alcuni vecchi dischi sia così particolare che solo il vostro disco infernale gli riesce a rendere giustizia. Ma se è stato superato un motivo ci sarà, non trovate, stolti?

Ma come mai il vinile è così? Cosa lo porta a essere eletto come miglior metodo per ascoltare musica? Probabilmente il motivo è il metodo con cui si registra: senza scendere nel lato tecnico, il vinile viene registrato in modo analogico e quando viene ascoltato riproduce esattamente quello che è stato suonato nello studio. Il CD invece è digitale: il suono, quindi, viene spezzettato in tante parti che sono poi messe insieme, e viene trasformato in analogico solo quando viene riprodotto. Nei fatti al nostro orecchio non c'è differenza tra vinile e CD e dovremmo riuscire a percepire gli ultrasuoni per sentirla.

Il vinile, tra l'altro, deve rendere conto a dei limiti fisici: infatti, non si possono registrare né suoni troppo alti né troppo bassi, appunto per le possibili dimensioni del solco, che risulterebbe troppo o troppo poco profondo.

Inoltre il "calore" del suono che apprezzano molti (ingenui) fan del vinile è in realtà dovuto alla scarsa accuratezza dei suoni bassi oppure dalla puntina che vibra molto.
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Per amor di verità, bisogna dire che i primi CD suonavano effettivamente peggio, perché venivano usate le stesse registrazioni create per i vinili, e ciò alimenta ancora oggi la credenza che siano migliori. In realtà ciò viene fatto ancora oggi... ma al contrario: vengono quindi usate le registrazioni fatte per il CD anche sul vinile (not good studi di registrazione proprio not good).

L'unica cosa certa in questo macello è che i file audio digitali, tipo quelli di Spotify o iTunes, sono di qualità peggiore (anche se vi sfido a notarlo) rispetto ai formati fisici, perché per ridurre il peso del file bisogna sacrificarla leggermente.
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Adesso, per par condicio, vi lascerò un breve elenco di alcuni motivi per cui ascoltare il vinile potrebbe essere ancora in qualche modo "utile":
  1. fare l'intellettuale fighetto;
  2. rimorchiare gente alternativa;
  3. appenderli in camera e usarli come sfondo di meet;
  4. è molto soddisfacente mettere la puntina sul disco e mandarlo fisicamente avanti o indietro;
  5. fare il/la fan sfegatat*.
Mi collego con l'ultimo punto per dire che per l'industria musicale è utilissimo il vinile, perchè vende un sacco (le vendite dei vinili hanno di recente superato dopo trent'anni quelle dei CD, ndr). Di base ci mangiano i soldi vendendoci questi attrezzi del demonio (vittime del capitalismo proprio... guarda te, ma sarà mai possibile una cosa del genere!?)

In conclusione, oggi cosa abbiamo imparato bambini? che il vinile fa cagare, sogni d'oro ๐Ÿ˜‡
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