E ciao a tutti, bentornati in questa serie di articoli a tema saghe, serie tv, libri, fumetti, film, cinema (nerd di vario genere per riassumere). Che tralaltro questo mese compie un anno! Ma ok ricomponiamoci, non siamo qui per commuoverci. Il topic di oggi è molto particolare in quanto tratterò perchè secondo me la pratica di assegnare libri da leggere a scuola e poi valutarli è assolutamente da rivedere.
Attraverso un sondaggio che ho trasmesso sui miei profili personali di Instagram e WhatsApp la maggior parte degli studenti ha risposto che sono d'accordo nell'assegnare libri da leggere a casa solo se però venissero interpellati nella decisione dei titoli.
Dalla mia esperienza personale posso affermare che quest'ultima parte mi manca. La nostra professoressa di letteratura ci assegna un libro ogni 1 mese e mezzo circa. A seguire viene fissata una verifica o un dibattito (che a parer mio preferisco, ma dopo ci arriviamo). Così facendo ovviamente noi studenti siamo impossibilitati dal sceglierlo secondo i nostri gusti personali.
Costringere uno studente a leggere sotto "minaccia" di un voto negativo di certo non avvicina quest'ultimo alla lettura, anzi lo spinge sempre di più ad odiarla, come sta succedendo in parte a me.
Inoltre gli argomenti trattati dovrebbero essere alla portata di tutti e soprattutto che diano un messaggio significativo. Cosa che non sempre succede in quanto una lettura imposta da un adulto non sempre calza perfettamente sulle conoscenze di un adolescente.
Se un ragazzo spende 8 anni della sua vita (un periodo che va dalle medie alla 5 superiore) a trattare libri che non gli interessano non riuscirà mai a trovare il proprio genere.
Attraverso un sondaggio che ho trasmesso sui miei profili personali di Instagram e WhatsApp la maggior parte degli studenti ha risposto che sono d'accordo nell'assegnare libri da leggere a casa solo se però venissero interpellati nella decisione dei titoli.
Dalla mia esperienza personale posso affermare che quest'ultima parte mi manca. La nostra professoressa di letteratura ci assegna un libro ogni 1 mese e mezzo circa. A seguire viene fissata una verifica o un dibattito (che a parer mio preferisco, ma dopo ci arriviamo). Così facendo ovviamente noi studenti siamo impossibilitati dal sceglierlo secondo i nostri gusti personali.
Costringere uno studente a leggere sotto "minaccia" di un voto negativo di certo non avvicina quest'ultimo alla lettura, anzi lo spinge sempre di più ad odiarla, come sta succedendo in parte a me.
Inoltre gli argomenti trattati dovrebbero essere alla portata di tutti e soprattutto che diano un messaggio significativo. Cosa che non sempre succede in quanto una lettura imposta da un adulto non sempre calza perfettamente sulle conoscenze di un adolescente.
Se un ragazzo spende 8 anni della sua vita (un periodo che va dalle medie alla 5 superiore) a trattare libri che non gli interessano non riuscirà mai a trovare il proprio genere.
Ma non scoraggiatevi, noi ragazzi abbiamo proposto delle soluzioni per aggirare questo problema. Noi vogliamo leggere! Ma non così! Si sto parlando con te professoressa che vorresti riempire i tuoi studenti con i tuoi libri preferiti! Non tutti amano le stesse cose quindi stai a sentire; e metti via quel cellulare che siamo in classe!
Comunque scherzi a parte, ecco qui delle opzioni mooooolto valide.
1. Proporre ad inizio anno una lista di libri divisi in vari generi (classici, fantasy, argomentativi, avventura, giallo eccetera) così un alunno potrà interpellare la lista ed eventualmente altri terzi per decidere il libro adatto ai suoi gusti.
2. Proporre un libro a testa. Una volta è il/la professore/ssa che decide la lettura (possibilmente seguendo gli argomenti affrontati in classe e assegnando libri che non assomigliano a "mattoni" grazie mille) e il turno successivo sarà l'alunno.
mA cOmE fAcCiO A vAluTaRLi? Si chiederanno i professori. Semplice con un dibattito. Una buona conoscenza della lingua impone che chi ne fa uso sappia argomentare in modo decente. Un po' di dialettica non fa male a nessuno.
3. L'insegnante sceglie un tema mensile e gli studenti dovranno procurarsi un titolo che faccia riferimento a quell'ambito. Per esempio se il tema scelto è il Medioevo, i libri dovranno essere ambientati nel medioevo; se il tema è l'autobiografia le letture dovranno essere basate su questo genere. E così via. In questo modo l'insegnante può continuare il suo programma ma senza opprimere i ragazzi con testi che non gli interessano.
Purtroppo siamo giunti alla fine di questo articolo, che mi auguro vi sia stato utile, e condividetelo con i vostri professori mi raccomando. Noi ci vediamo venerdì prossimo con un nuovo articolo.
Foto di Nina Ferrari