Basta prenderci in giro!

Un adolescente in zona rossa
Pubblicato da Marco R il 18/03/2021 in Detective
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Vi ricordate quando il primo gennaio 2021 avete festeggiato l'arrivo del nuovo anno pensando di esservi liberati una volta per tutte del 2020? Ecco, siamo a marzo 2021, dal primo gennaio sono passati più di tre mesi ed è proprio il caso di dirlo: ah shit here we go again...

Lunedì 15 marzo, con un nuovo DPCM, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, si sono aggiunte a Campania e Molise diventando ufficialmente zona rossa. Tutte le altre regioni (a parte la bianchissima e fortunatissima Sardegna) passeranno in zona arancione.

La storia dopo un anno esatto sembra ripetersi di nuovo. Ancora tutti chiusi in casa, ancora tutti in didattica a distanza, solo una cosa è cambiata: il lockdown sta diventando parte integrante della nostra vita. Ci siamo abituati a stare in casa, per questo se durante la prima chiusura essere isolati dal mondo con una pandemia fuori dalla porta ci faceva sentire come i protagonisti di un film apocalittico, ora anche la fine del mondo ha perso il suo fascino. Anche gli adolescenti si sono rotti le scatole.
Facciamo un salto indietro a marzo 2020. All'inizio della pandemia quelli che scazzavano erano gli adulti, noi adolescenti non siamo MAI usciti, un po' perchè non c'era niente da fare, un po' perchè avevamo paura di potere contagiare i nostri genitori o i nostri nonni. Per mesi e mesi nessuno ci ha mai considerato, ma abbiamo comunque rispettato ogni indicazione, sia perchè una pandemia non è cosa da tutti i giorni (almeno fino a un anno fa), sia perchè sotto sotto ognuno di noi sperava di potere tornare il prima possibile alla vita di tutti i giorni.

Un anno dopo, a marzo 2021, anche noi non ne possiamo più. Per cercare di capire come gli adolescenti stanno vivendo questa nuova stretta, noi di Radioimmagianaria abbiamo intervistato qualche ragazzo che il 15 marzo si è ritrovato in zona rossa.
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Può sembrare scontato ma la maggior parte degli intervistati ha detto di condividere le stesse emozioni: incertezza, paura e nostalgia.

Anche voi non sapete quando si potrà tornare a vivere un po' di normalità? Anche a voi scende una lacrimuccia quando pensate a tutte le cose che vorreste fare con i vostri amici? Beh, non preoccupatevi, non siete soli, siamo in qualche milione.

Bisogna dire però che non tutti la pensano così, qualche pazzo infatti si sta lentamente abituando a queste misure, arrivando addirittura a considerare l'isolamento come fonte di pace e tranquillità grazie alla quale potere stare finalmente da soli.

E io dico, nel 2020 dove cavolo avete vissuto? Su Plutone? Facevate serata con qualche alieno? Nel dubbio sappiate che si stava sicuramente meglio lì.
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Carlotta ha descritto perfettamente lo stato d'animo attuale della stragrande maggioranza degli adolescenti: "Mi sento presa in giro, nell'ultimo periodo abbiamo accettato di andare a scuola con metà della classe a giorni alterni e adesso ci chiudono di nuovo in casa. Sono stanca di questa situazione".

Insomma, non vogliamo sembrare sempre i soliti rompi palle ma così non va più bene. Adesso quelli che scazzano siamo anche noi. Se il tasso di contagio tra gli under 18 si è alzato drasticamente, se i ragazzi iniziano ad escogitare ogni metodo possibile per uscire e per cercare di assaggiare questa proibitissima libertà, se tantissimi hanno iniziato a soffrire di ansia e ad avere attacchi di panico, vuol dire che la situazione sta sfuggendo leggeremente di mano.

La pandemia c'è, lo sappiamo da un anno, ma alla luce di tutto questo, ora, che cosa possiamo fare?

Sai che effettivamente un bel viaggetto su Plutone...


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