Cioè nel senso

Il catcalling
Pubblicato da Redazione il 13/05/2021 in Detective
Copertina dell'articolo
Bella rega! Questo è "Cioè nel senso" lo spazio di Radioimmaginaria interamente dedicato ai giornalini scolastici. Allora funziana così: ogni settimana selezioniamo un giornalino scolastico tra tutte le scuola d'Italia e vi facciamo leggere qui sotto l'articolo che ci è piaciuto di più.
Questa volta abbiamo deciso di scegliere EnJoyce, giornalino del Liceo James Joyce di Ariccia (ROMA).

L'articolo si chiama "Il catcalling" e l'ha scritto Flavia
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L'espressione "catcalling", per chi non lo sapesse, proviene dall'unione delle dueparole inglesi "cat" (gatto) e "calling"(chiamare), e si usa per indicare molestie verbali di ogni tipo, riferiti per la maggior parte alle donne. Si passa dai fischi per strada, nei parchi, in macchina, al più recente"A FANTASTICA" oppure a veri e propri insulti omofobici e razzisti. Tanti di voi avranno seguito le vicende che hanno riguardato il noto influencer Er Faina, che ha sgarbatamente espresso la sua opinione riguardo al fenomeno del catcalling dicendo "Mica c è un manuale di rimorchio... pe' du' fischi...", non tenendo minimamente in considerazione la gravità di un'azione simile ma soprattutto dello stato di vergogna e agitazione in cui si viene a trovare la vittima.
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La Cornwell University ha condotto uno studio sul catcalling e analizzando i dati si nota che prima esperienza di catcalling si avvicina intorno ai 17 anni, che è l'età di circa l'84% delledonne intervistate, ed è risultato che tutte le vittime si sono sentite in imbarazzo, in colpa, arrabbiate e sporche. Questo sentimento comune fa capire che non è un problema della singola persona, non si tratta di percezione (che nessuno di noi può giudicare) e non si tratta neanche dell'ultimamente discusso femminismo scambiato per una grandissima esagerazione e per superiorità femminile invece che come parità di genere. Si tratta semplicementedi rispetto per la persona che abbiamo davanti, rispetto che avrebbero dovuto insegnare a tutti fin dalla prima infanzia. Stanno circolando i classici slogan "educate your son" e "no means no". Non sarebbero neanche necessari degli slogan, dovrebbe essere ormai normale che nel 2021 si insegni il rispetto, l'educazione e il vero significato di amore ad un bambino.
Mi raccomando, se anche la vostra scuola ha un giornalino scolastico scriveteci una mail a [email protected] la prossima volta leggeremo sicuramente il vostro! Ci sentiamo la prossima settimana, ciaooooo!

Illustrazioni di Nina Ferrari
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