È estate.
Come lo so? Beh, ho un calendario. Là puoi leggere che è estate, ma per saperlo non puoi startene in casa.
Devi uscire e, come sanno tutti, tutte le strade portano al Duomo.
E adesso sono qui e mi accorgo che, sì, è proprio estate.
Come lo so? Beh, ho un calendario. Là puoi leggere che è estate, ma per saperlo non puoi startene in casa.
Devi uscire e, come sanno tutti, tutte le strade portano al Duomo.
E adesso sono qui e mi accorgo che, sì, è proprio estate.
L'estate profuma di crema solare (che poi perché qualcuno si metta la crema solare a Milano proprio non saprei dirlo) e di caldo.
Sai, quello che ti avvolge così tanto da farti sentire come se fossi dentro a una bolla. Ma poi arriva un po' di vento (se sei fortunato ed è mattina) che sembra sciogliere il caldo.
Secondo me lo sta solo spostando, perché poco dopo ritorna, ma è come quando ti rotoli sulla sabbia bollente dopo essere stato nell'acqua fredda per un bel po'. È quasi piacevole.
Sai, quello che ti avvolge così tanto da farti sentire come se fossi dentro a una bolla. Ma poi arriva un po' di vento (se sei fortunato ed è mattina) che sembra sciogliere il caldo.
Secondo me lo sta solo spostando, perché poco dopo ritorna, ma è come quando ti rotoli sulla sabbia bollente dopo essere stato nell'acqua fredda per un bel po'. È quasi piacevole.
Quest'estate profuma anche di mascherina. È strano, come se avessi un lenzuolo in faccia, ma riesco ancora a sentire il profumo della crema solare e del caldo, solo... più filtrato. Ma questo non lo rende meno intenso.
È solo come se stessi aggiungendo un nuovo ingrediente. Come una ricetta tradizionale, tramandata di generazione in generazione e ad un certo punto ci aggiungi dello zucchero a velo, perché ti ci è caduto sopra.
Lo hai urtato con il gomito, non è colpa tua, lo capisco. È solo un incidente, ma lo ha reso più dolce, perché si è mischiato con gli altri ingredienti e adesso sa ancora di libertà, come prima, ma con qualcosa in più.
È solo come se stessi aggiungendo un nuovo ingrediente. Come una ricetta tradizionale, tramandata di generazione in generazione e ad un certo punto ci aggiungi dello zucchero a velo, perché ti ci è caduto sopra.
Lo hai urtato con il gomito, non è colpa tua, lo capisco. È solo un incidente, ma lo ha reso più dolce, perché si è mischiato con gli altri ingredienti e adesso sa ancora di libertà, come prima, ma con qualcosa in più.
Credits
Foto di Sofia