Benvenuti in questo nuovo spazio dedicato a sportivi e non! Oggi abbiamo deciso di cambiare un po' e di iniziare a raccontarvi lo sport con gli occhi di noi adolescenti, proponendovi delle chiacchierate con atleti della nostra età che ci racconteranno la loro esperienza e i loro sport.
Cercheremo insieme agli amici che vi faremo conoscere nei prossimi numeri di capire cosa vuol dire fare sport per un un'adolescente e proveremo ad invogliare chi di voi non ama lo sport perchè preferisce fare gara di latte e biscotti, ad appassionarsi a discipline tante volte poco conosciute. Siete pronti per tuffarvi in questa nuova avventura!?
Cercheremo insieme agli amici che vi faremo conoscere nei prossimi numeri di capire cosa vuol dire fare sport per un un'adolescente e proveremo ad invogliare chi di voi non ama lo sport perchè preferisce fare gara di latte e biscotti, ad appassionarsi a discipline tante volte poco conosciute. Siete pronti per tuffarvi in questa nuova avventura!?
Oggi abbiamo parlato con il nostro amico Gabriele.
Gabriele è un ragazzo di 17 anni di Cremona, e fin da piccolo è appassionato di canottaggio. Mi raccomando, si chiama canottaggio e non canoa! Questo perché, oltre ad usare barche diverse, che nel canottaggio sono più lunghe, la differenza sostanziale è che Gabriele voga con la schiena al traguardo, tipo gambero (a me verrebbe subito "mal di mare"), mentre in canoa quantomeno si vede dove si sta andando.
Abbiamo provato a chiedergli come fa a conciliare tutti gli impegni con il suo sport e ci ha detto che basta solo un po' di organizzazione. Gli allenamenti sono molto faticosi e rubano tanto tempo, soprattutto d'estate, quando Gabriele e la sua squadra scendono in acqua addirittura due volte al giorno. Gabriele ci dice anche che per il canottaggio ha abbandonato un po' i rapporti con gli altri al di fuori dello sport e della scuola, quindi il suo consiglio è quello di non iniziare a fare canottaggio se si ha una vita sociale attiva e movimentata. Comunque con un po' di impegno si può fare tutto!
Gabriele è un ragazzo di 17 anni di Cremona, e fin da piccolo è appassionato di canottaggio. Mi raccomando, si chiama canottaggio e non canoa! Questo perché, oltre ad usare barche diverse, che nel canottaggio sono più lunghe, la differenza sostanziale è che Gabriele voga con la schiena al traguardo, tipo gambero (a me verrebbe subito "mal di mare"), mentre in canoa quantomeno si vede dove si sta andando.
Abbiamo provato a chiedergli come fa a conciliare tutti gli impegni con il suo sport e ci ha detto che basta solo un po' di organizzazione. Gli allenamenti sono molto faticosi e rubano tanto tempo, soprattutto d'estate, quando Gabriele e la sua squadra scendono in acqua addirittura due volte al giorno. Gabriele ci dice anche che per il canottaggio ha abbandonato un po' i rapporti con gli altri al di fuori dello sport e della scuola, quindi il suo consiglio è quello di non iniziare a fare canottaggio se si ha una vita sociale attiva e movimentata. Comunque con un po' di impegno si può fare tutto!
Gli allenamenti non guardano in faccia a freddo, pioggia o eccessivo caldo. Infatti Gabriele cerca di attrezzarsi al meglio per poter scendere in acqua in qualsiasi momento (e pensare che io non esco di casa per fare un giro se c'è una lieve pioggerellina). In inverno l'equipaggiamento è vario. I più freddolosi quando scendono in acqua nei mesi invernali, oltre al classico body, si mettono maglie e pantaloni termici. Alcuni anche più di uno strato. Quando il freddo è davvero troppo andare in palestra o di usare il remoergometro, un attrezzo che simula il movimento del canottiere. E' un po' come avere un tapis roulant per vogatori.
Ovviamente in questo periodo in cui tutti gli atleti sono stati fermi causa virus, tenersi in forma è stato difficile. Lui ci ha detto che molti hanno abbandonato, soprattutto perchè tornare ad allenarsi così duramente dopo tante settimane di stop sarebbe stato ancora più faticoso. I più fortunati invece, che hanno il remoergometro in casa, hanno potuto comunque simulare le classiche vogate senza perdere la forma migliore.
Ovviamente in questo periodo in cui tutti gli atleti sono stati fermi causa virus, tenersi in forma è stato difficile. Lui ci ha detto che molti hanno abbandonato, soprattutto perchè tornare ad allenarsi così duramente dopo tante settimane di stop sarebbe stato ancora più faticoso. I più fortunati invece, che hanno il remoergometro in casa, hanno potuto comunque simulare le classiche vogate senza perdere la forma migliore.
Ora quindi possiamo raccontarvi un po' di curiosità simpatiche sul canottaggio e sugli incontri che si possono fare mentre ci si allena sul lungo Po. Gabriele infatti ha avuto l'opportunità di stare a stretto contatto con pesci enormi, alcuni dei quali hanno anche il potere magico di volare sull'acqua. Avete capito bene: dei pesci volanti!I cefali infatti escono dall'acqua saltando e molte volte si infilano all'interno della barca. Per i più schizzinosi non sarebbe il massimo del piacere, anche perchè questi pesci lasciano squame e cattivo odore, e bisogna ripulire la barca una volta tornati a riva.
Questa era l'esperienza di Gabriele da Cremona. Se anche voi fate uno sport, magari poco conosciuto, e volete fare due chiacchiere con noi scriveteci a [email protected] Vi aspettiamo nelle prossime settimane per curiosare su altre discipline sportive con nuovi amici. Ciao a tutti e alla prossima!
Questa era l'esperienza di Gabriele da Cremona. Se anche voi fate uno sport, magari poco conosciuto, e volete fare due chiacchiere con noi scriveteci a [email protected] Vi aspettiamo nelle prossime settimane per curiosare su altre discipline sportive con nuovi amici. Ciao a tutti e alla prossima!