Ciao a tutti cari, sono Druido: capelli biondi, 1 metro e 57 e un pizzico di esuberanza. Prima di andare oltre vorrei fare una premessa: non mi piace scrivere. Potrei raccontarvi che mi hanno obbligata oppure che mi hanno offerto un sacco di soldi ma purtroppo questo non è successo. Scrivo quindi per due motivi: per sfidare me stessa e perché sono in fissa con Carrie Bradshaw, protagonista di "Sex and The City". Probabilmente sono l'unica della mia età ad aver visto questa serie tv, forse qualcuno ha visto i film... ma sono tutta un'altra cosa. Dicevo quindi che, quando scrivo, mi sento un po' come Carrie, una giornalista irriverente e indipendente, appassionata di moda, che vive a New York e parla di sesso. Sesso? COSA? Chi parlerà di sesso? Beh... per ora non io (anche se mai dire mai). Mi dispiace deludervi gentile pubblico ma io scriverò di moda... o almeno, ci proverò.
Partiamo quindi dalle 3 regole base quindi:
1 non si indossano le calze color carne
2 less is more (non di vestiti addosso eh...)
3 "dress for the job you want, not for the job you have" che detto in parole povere sarebbe... vestiti come se dovessi incontrare il/la tu* ex.
1 non si indossano le calze color carne
2 less is more (non di vestiti addosso eh...)
3 "dress for the job you want, not for the job you have" che detto in parole povere sarebbe... vestiti come se dovessi incontrare il/la tu* ex.
Ora che abbiamo appoggiato i pilastri per un rapporto pacifico vi lascio con una riflessione sul famoso detto "l'abito non fa il monaco". Se davvero l'abito non fa il monaco perchè se vedo uno in strada con un saio marrone, una cintura di corda e le ciabatte stile Birkenstock allora 99% delle volte penso "questo è davvero un monaco?" ( l'1% è quella piccola ma non inesistente fetta di ragazzi che, tornati da un viaggio in Thailandia solo per fare festa, vogliono dimostrare al mondo di essere cambiati e che, ispirati dal loro nuovo impronunciabile credo, hanno deciso di vivere in povertà).
Insomma, i vestiti sono come la nostra seconda pelle e raccontano qualcosa di noi. La parte più bella? Che siamo noi a decidere come apparire, come mostrarci al mondo.
Insomma, i vestiti sono come la nostra seconda pelle e raccontano qualcosa di noi. La parte più bella? Che siamo noi a decidere come apparire, come mostrarci al mondo.