"Paura, quindi odio": intervista al Cardinale Matteo Maria Zuppi

Pubblicato da Redazione il 28/02/2020 in Detective
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"Non ti sopporto, non mi chiedere il perché. Ti guardo e non sei come me, non la pensi come me, non hai il mio odore, non hai le mie abitudini, mangi cose diverse, sei più ricco anzi, più povero di me! Non ti considera nessuno... quando arrivi tu, tutti guardano solo te. Non sai giocare, non sei dei nostri e giochi meglio di tutti e ti invidio. L'odio, se non ci fosse dovremmo inventarlo. Non voglio che tu sia quello che io temo di non riuscire mai ad essere. Ho paura di quello che non conosco, quindi odio."
Sono parole forti, parole che forse abbiamo pensato o detto anche noi qualche volta, sicuro ci è capitato di sentirle.

Ormai l'odio è diventato quasi una cosa quotidiana, e non ci facciamo neanche più caso. Pregiudizi, frasi sessiste o razziste... però quando abbiamo sentito di quelle svastiche disegnate di fronte a una scuola a Pomezia o, in provincia di Cuneo, la stella di David disegnata sulla porta di casa di una maestra ebrea morta da tanti anni con scritto sotto "qui vive un'ebrea" abbiamo pensato: "perchè succedono ancora queste cose? perchè siamo ancora qui, nonostante a scuola se ne parli di continuo?"

Allora abbiamo pensato di parlarne con uno che di odio se ne intende perchè ci ha appena scritto un libro che si chiama "Odierai il prossimo tuo", edito da Piemme: il cardinale Matteo Maria Zuppi.

La nostra intervista, che abbiamo fatto insieme a Paola Severini Melograni di Radio Rai Gr Parlamento è in onda stasera sul nostro 247 alle 20.35 e anche su Radio Rai Gr Parlamento.

E voi, pensate di odiare? Tutto questo è normale?
Fatecelo sapere, scriveteci a [email protected]
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