La bilancia

Habitat protetti e coralli
Pubblicato da Ludovica Luvi F. il 22/10/2020 in Eco
Copertina dell'articolo
Non è grave come sembra. O forse sì.

È passata un'altra settimana e siamo tornati con gli aggiornamenti sul clima! Questa è "La Bilancia" e qui leggerete una buona notizia e una cattiva notizia sulla crisi climatica. Iniziamo?

Quale volete per prima? Quella buona o quella cattiva?
CATTIVA NOTIZIA

La maggior parte degli habitat protetti in Europa è tenuto in pessime condizioni, secondo un report.

Questo è principalmente causato dall'allevamento intensivo, che è tendenzialmente avvantaggiato dalle politiche di agricoltura dell'UE, tra l'altro.

Altri problemi sono la mancanza di acqua in alcune zone e ovviamente l'inquinamento. Gli uccelli per esempio sono vittime della caccia (52 milioni di uccelli vengono uccisi ogni anno) e i pesci della pesca.

É importante applicare nuove regole e raggiungere gli obiettivi dei piani per la biodiversità dell'Unione Europea, perché, come ha detto un membro dell'unità di protezione della natura della Commissione UE, "Le pressioni sulla natura sono molto maggiori delle soluzioni che stiamo fornendo al momento".
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BUONA NOTIZIA

Su questo sito abbiamo parlato di coralli in precedenza, di solito erano cattive notizie ma non oggi!
Anche se negli ultimo 20 anni abbiamo perso il 50% delle barriere coralline (e sembra che più del 90% moriranno entro il 2050), finché ce ne abbiamo ancora potremmo avere modo di proteggerli.

Per esempio in Australia c'è un progetto che incarica le guide turistiche della Grande Barriera Corallina di "incollare" le parti sane dei coralli alle parti di scheletro già morte, in modo che si ripopoli da solo.

Se vi interessa l'argomento vi consiglio di leggere questo articolo del Guardian in cui vengono spiegati i diversi metodi che sono stati sviluppati per proteggere i coralli.
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