Lorenzo: "Ciao a tutti ragazzi, io sono Lorenzo e ho 16 anni e questa è RadioImmaginaria, l'unico network condotto da noi adolescenti dagli 11 ai 17 anni"
Lys: "We bella gente c'è Lys di Milano, come state raga?"
Lorenzo: "Ma soprattutto siamo con Tiziano, ciao Tiziano!"
Tiziano: "Ciao a tutti, io ho decisamente più anni, non li dichiaro ma ne ho 16. Però di spirito sto con voi dai"
Lys: "Allora, hai detto che il disco racconta di piccoli miracoli e grandi rivoluzioni. Ma pensi che per arrivare dove sei arrivato, qualche miracolo sia accaduto?"
Tiziano: "Innanzitutto grazie per la domanda molto generosa, non penso mai di essere arrivato da nessuna parte. Appena fai un pezzo, vedo migliaia di kilometri avanti, umanamente e professionalmente. Non vedo mai un traguardo, è un po' pericoloso. È un po' come quando le squadre di calcio salgono in classifica, devi aumentare gli allenamenti, la forza, non puoi lasciarti andare. Però sono testimone di tanti miracoli, abbiamo appena triplicato San Siro e raddoppiato l'Olimpico a sette e otto mesi dal concerto, e se non è un miracolo questo!"
Tiziano: "Più che altro bisognerebbe chiederlo a lui perchè era un mio sogno lavorare con lui e non pensavo l'avrei mai fatto, era uno dei miei idoli, avevo davvero la vostra età quando ascoltavo i primi dischi prodotti da lui. Parlando di miracoli, in questo sono stato molto fortunato perchè avevo delle persone che lavoravano con me che gli hanno presentato il mio progetto e lui è stato curioso abbastanza da aprirsi e voler provare. Io ovviamente ho colto l'occasione. È stato più difficile di quanto pensassi a livello emotivo perchè ci è voluto un po' per rilassarmi e non vedere lui come un idolo ma come un collega. Anche questa è crescita e mi è successo diverse volte in questo disco. Per esempio quando ho duettato con Lorenzo Jovanotti, avevo forse anche meno della vostra età quando l'ho scoperto, amato, attaccato i suoi poster in camera. Cantare con lui ha un valore molto alto per me, davvero quasi di miracolo. Però si diventa grandi e ogni tanto è giusto anche guardarsi allo specchio e dirsi 'oh cavolo è successo davvero' "
Tiziano: "L'informazione e il dialogo nelle famiglie, parlare di empatia, parlare del fatto che il rispetto e la generosità verso gli altri fanno bene a se stessi. Quando sei generoso, aperto, flessibile verso le persone che hai intorno, stai meglio tu. Questa rabbia repressa, questo risentimento, questo odio che poi sfocia in violenza verbale e fisica, danneggiano tutti, anche chi li mette in pratica. In questo monologo ho detto 'Le parole hanno un peso', importante è ricordarsi che una parola detta anche con leggerezza può ferire chi nel dubbio e in un momento di fragilità non ha la forza per processare questa parola. Ma le parole hanno un peso anche per chi sbaglia, può succedere di sbagliare, però per migliorare la situazione bisogna anche parlare a chi sbagliando deve avere la forza e il coraggio di dire 'ho sbagliato, potevo fare meglio, ripartiamo da zero'. Anche questa è un'opera risolutiva nei confronti del bullismo. Parliamone e proviamo a essere più gentili, ma deve partire dai genitori e soprattutto dalle scuole"
Tiziano: "Io ho vissuto l'adolescenza in una generazione fortemente condizionata da una società omofoba. Tanti omosessuali non avevano la possibilità di avere un lavoro in certe posizioni, non potevano parlarne. Oggi gli esempi e i piccoli progressi a livello di diritti stanno cambiando la percezione. Quando fai la legge, la regola, la gente capisce. Penso sia fondamentale capire che tutto l'odio è sbagliato. Soltanto qualche anno fa le donne non potevano neanche votare, poi si sono fatte le lotte, sono arrivati i diritti, si è fatta una legge, durante gli anni la percezione è cambiata. Questa percezione ancora porta delle onde d'odio, ci sono donne che ancora non vengono pagate quanto gli uomini. Ma se fai la regola le persone capiscono cosa è giusto e cosa è sbagliato. Quindi sarebbe il caso di parlare anche con chi fa queste leggi e chiedergli di adeguare queste leggi ai tempi che stiamo vivendo."
Tiziano: "No, sono un mezzo, un'arma bianca; con un coltello puoi tagliare una mela e puoi ammazzare una persona. Il mezzo può diventare arma e può diventare un veicolo di buoni sentimenti. Hai citato prima il monologo che ho fatto a Che Tempo che fa, ha avuto tanta circolazione sui social media che secondo me ha creato un'onda di amore talmente forte che probabilmente in altri tempi senza i social media non sarebbe accaduto. Però purtoppo succede la stessa cosa con l'odio e le polemiche e la cattiveria. Ancora credo sia importante creare delle regole, il mondo si è evoluto con i media ma non esistono ancora le leggi, sono esplosi prima che nascessero delle regolamentazioni. Io aspetto queste regole, poi a parere mio ormai sono talmente affollati di pareri, foto e ogni genere di aberrazione anche che purtroppo quello che succede attira l'attenzione per un breve periodo ma poi non rimane. Quindi per riprendere quello che dice Umberto Eco, sono d'accordo però poi è vero che un libro, un'opera, un disco, anche un programma televisivo ancora, ha un'onda di attenzione, di penetrazione, un po' più reale di quella dei social media"
Tiziano: "Lo farei assolutamente, perchè l'ambiente è una cosa molto seria. Le conseguenze sono reali e sono davanti ai nostri occhi. Penso che manifestare il proprio diritto di avere un mondo migliore è fondamentale. Viviamo in un paese che ci dà la possibilità di farlo quindi a prescindere dal saltare la scuola, che io non consiglio in generale... facciamo due discorsi diversi, io penso sia importante manifestare e dichiarare pacificamente la voglia di cambiare qualcosa, i giovani devono farlo. Poi sarebbe bello anche farlo in orari extrascolastici, non penso che la scuola debba rimetterci. Sono due cose che possono andare in parallelo."
Lys: "Noi ti ringraziamo Tiziano per questa intervista, io ti ringrazio personalmente per la tua voce che è fantastica, ha una voce calorosa ragazzi. Ciao!"
Lorenzo: "È vero, ciao raga!"
Tiziano: "Grazie a voi ragazzi, ciao!"