Vado in bici

Tommi, 18 anni Sanremo
Pubblicato da Tommi Boom il 25/04/2019 in Eco
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Nell'estate precedente all'inizio della quinta liceo ho preso molte decisioni risolute per esordire al meglio un anno di studio intenso e vita principalmente dedicata all'esame di maturità. Ovviamente non è stato così, ma ci sono alcune scelte che hanno fatto migliorare la mia vita, ma anche chi sono. Andare a scuola in bici è una di queste. Io, fra l'altro, sono fortunato, perché anche non vivendo vicino a scuola (10 km circa) mi trovo ogni mattina alle 7:10 a dover percorrere un itinerario che molti solo sognerebbero: una pista ciclabile che costeggia il mare e presenta in alcuni punti scorci suggestivi. Con la giusta musica, e una pedalata convinta, non ci sono verifiche o interrogazioni che tengano: la giornata comincia con il piede giusto.

L'ho fatto per me e non me ne sono pentito. In molti mi chiedono dove trovi la forza di volontà per svegliarmi prima ogni giorno, mettermi un casco e arrivare a scuola un po' sudaticcio, io, a dire la verità, questa forza l'ho dovuta trovare solo la prima volta, tutte le successive mi sono reso conto di quanto incomparabili fossero i vantaggi rispetto a queste presunte "scomodità", nell'opinione comune.

Oltre alla salute personale ed al miglioramento della vita, ho realizzato che risparmio un sacco di soldi (di benzina o biglietti del bus) e, soprattutto, non consumo un grammo di CO2. Pedalando, con il vento sulla faccia e la salsedine che attraversa le mie narici, sento veramente quanto sia straordinario, fondamentale e entusiasmante poter respirare aria pulita, non inquinata dalla frenesia di un viaggio nel traffico in macchina o dalla calca che affolla un bus. Il punto è che la pulizia di quest'aria sarebbe anche una cosa naturale, normale, se solo lo volessimo. A quanto pare, però, non è così: la mattina nella rastrelliera sotto la mia scuola c'è solo la mia bici.
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