
Esattamente 8 anni fa, sabato 21 aprile 2018, mi trovavo a Roma, in Piazza San Pietro e stavo per incontrare Papa Francesco.
Ci avevano detto che uno speaker di Radioimmaginaria avrebbe avuto la possibilità di stringere la mano al Papa, parlargli per qualche istante della nostra radio, fare una foto insieme a lui... Scegliere un portavoce per questi momenti così importanti è sempre molto difficile. Sarebbe stato un incontro storico! Così, per non rischiare di sbagliare, avevamo deciso di affidare questa scelta alla sorte e tra più di 40 candidati, il prescelto ero stato proprio io: l'unico musulmano del gruppo, marocchino, con una K e una H nel nome.
Fortunatamente a rompere il ghiaccio era stato il vescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi. Io ero emozionantissimo e probabilmente, se fossi stato da solo, non sarei nemmeno riuscito a fermarlo.
Ero circondato da persone che avevano moltissime cose da dirgli, forse anche più importanti di quelle che gli avrei detto io...
Ci avevano detto che uno speaker di Radioimmaginaria avrebbe avuto la possibilità di stringere la mano al Papa, parlargli per qualche istante della nostra radio, fare una foto insieme a lui... Scegliere un portavoce per questi momenti così importanti è sempre molto difficile. Sarebbe stato un incontro storico! Così, per non rischiare di sbagliare, avevamo deciso di affidare questa scelta alla sorte e tra più di 40 candidati, il prescelto ero stato proprio io: l'unico musulmano del gruppo, marocchino, con una K e una H nel nome.
Fortunatamente a rompere il ghiaccio era stato il vescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi. Io ero emozionantissimo e probabilmente, se fossi stato da solo, non sarei nemmeno riuscito a fermarlo.
Ero circondato da persone che avevano moltissime cose da dirgli, forse anche più importanti di quelle che gli avrei detto io...
Papa Francesco invece si è fermato ad ascoltarmi, sorridente ed entusiasta. Appena si è avvicinato alla mia transenna mi ha stretto la mano e in quel momento ho realizzato l'importanza di quell'incontro. È bastato un sorriso, una chiacchierata di qualche secondo per unire due religioni e due culture differenti in una sinfonia di umanità e uguaglianza. Poche volte mi sono sentito così tanto accolto e ascoltato.
Le nostre strade si sono incontrate di nuovo un paio di anni fa, quando siamo entrati in contatto con la storia di Chiara Gualzetti, una ragazza di 16 anni uccisa a Monteveglio, vicino a Bologna, da un suo coetaneo. Avevamo deciso di raccontare la storia di Chiara in un podcast e in quell'occasione siamo diventanti amici di Vincenzo e Giusi, i genitori di Chiara, che ci hanno accolti in casa loro come se fossimo parte della famiglia.
Un anno dopo la morte di Chiara purtroppo ci ha lasciati anche Giusi e il giorno prima del funerale, Papa Francesco in persona ha chiamato al telefono Vincenzo per fargli sentire la sua vicinanza, come se fossero amici da una vita, lasciandoci senza parole.
Le nostre strade si sono incontrate di nuovo un paio di anni fa, quando siamo entrati in contatto con la storia di Chiara Gualzetti, una ragazza di 16 anni uccisa a Monteveglio, vicino a Bologna, da un suo coetaneo. Avevamo deciso di raccontare la storia di Chiara in un podcast e in quell'occasione siamo diventanti amici di Vincenzo e Giusi, i genitori di Chiara, che ci hanno accolti in casa loro come se fossimo parte della famiglia.
Un anno dopo la morte di Chiara purtroppo ci ha lasciati anche Giusi e il giorno prima del funerale, Papa Francesco in persona ha chiamato al telefono Vincenzo per fargli sentire la sua vicinanza, come se fossero amici da una vita, lasciandoci senza parole.
In queste ore tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo lo stanno ricordando.
Io vorrei semplicemente dirgli grazie per avermi ascoltato ed essere riuscito ad accogliere la nostra diversità, facendola diventare un'occasione per sentirci più vicini e più simili.
Papa Francesco è stata una guida, un condottiero coraggiosissimo ma soprattutto un uomo capace di ascoltare le necessità di tutti e mi auguro che chiunque prenderà il suo posto continuerà a credere negli adolescenti e nel futuro, proprio come ha fatto lui con noi.
Penso che il messaggio più bello di tutti, anche per noi ragazzi, sia una frase pronunciata da Alessandro Bergonzoni nel suo intervento per la visita di Papa Francesco a Bologna nel 2017: "Religioni, scambiatevi le fedi".
Io vorrei semplicemente dirgli grazie per avermi ascoltato ed essere riuscito ad accogliere la nostra diversità, facendola diventare un'occasione per sentirci più vicini e più simili.
Papa Francesco è stata una guida, un condottiero coraggiosissimo ma soprattutto un uomo capace di ascoltare le necessità di tutti e mi auguro che chiunque prenderà il suo posto continuerà a credere negli adolescenti e nel futuro, proprio come ha fatto lui con noi.
Penso che il messaggio più bello di tutti, anche per noi ragazzi, sia una frase pronunciata da Alessandro Bergonzoni nel suo intervento per la visita di Papa Francesco a Bologna nel 2017: "Religioni, scambiatevi le fedi".