
Un viaggio. È stata questa la prima cosa a cui ho pensato quando venerdì 18 ottobre sono uscito dal Forum di Assago dopo aver visto il concerto di MACE. Quello di MACE non è stato un semplice concerto, ma un flusso continuo di emozioni e di vitalità. MACE è riuscito a trasportare il pubblico del Forum in un'altra dimensione, tanto intima quanto collettiva. Ovviamente la sua musica è stata la protagonista (ha suonato in particolare alcuni pezzi dei suoi album MAYA e OBE), ma sicuramente l'incredibile scenografia che abbracciava l'orchestra e il coro hanno contribuito a rendere lo spettacolo unico nel suo genere. Per chi non lo conoscesse, MACE è un produttore musicale estremamente innovativo, soprattutto per l'Italia. Il modo in cui realizza i suoi tappeti sonori, infatti, può essere considerato una vera e propria ricerca musicale, caratterizzata da strumenti e suoni campionati spesso stando in mezzo alla natura. Sono suoni strani, a volte bucolici, a volte infernali: basta ascoltare una qualsiasi sua musica per rendersi conto dell'unicità che riesce a esprimere.
E proprio sopra questi tappeti sonori un sacco di artisti si trovano a proprio agio e forse la cosa più incredibile è che proprio questa sonorità quasi universale riesce a far convivere cantanti e musicisti appartenenti a generi o contesti diversissimi, come Marco Mengoni, Frah Quintale e Gemitaiz in "Fuoco di Paglia", che tra l'altro in live è stata una figata assurda con tutti e tre sul palco... Veramente da brividi. E come se non bastasse, a questo viaggio hanno partecipato tanti dei miei artisti preferiti, man mano che si andava avanti, salivano sul palco nuovi ospiti, pronti ad aggiungere qualcosa di personale allo show: Marco Castello, Ele A, Coez, Chiello, Vins, Venerus, Joan Thiele, centomilacarie, Astro, Colapesce, Cosmo, Rareș, Blanco.

In particolare mi ha colpito molto una riflessione su uno degli aspetti più vicini a noi ragazzi che ha fatto Izi, dopo avere cantato la sua hit "Chic": "Non pensate di essere soli davvero perché anche io pensavo questo, talvolta lo penso, so che generalmente in questo periodo storico ci sono tantissime persone che non stanno bene e fingono di stare bene: guardiamoci dentro, curiamoci. C'è sempre una luce, e non c'entrano discorsi religiosi, che vi dà forza nel momento in cui pensate di non averne più".