A scuola di cinema sulla spiaggia

A Pescara, sulla spiaggia Playa Paleo, il regista pugliese Giuseppe Sciarra ha avuto la possibilità di insegnare il cinema a giovani immigrati di 16 e 17 anni. Ad aver aderito all'esperienza sono stati sia ragazzi che hanno attraversato l'Africa e il Mediterraneo con i barconi, provenienti da Gambia e Costa D'Avorio, ma anche ragazzi autistici della zona. Questo è avvenuto grazie al progetto CoPe (Cooperare per la Povertà educativa), finanziato dall'unione europea (NextGenerationUe), che attraverso interventi socio-educativi vuole combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore. Per raccontare ciò che è successo durante il corso Giuseppe Sciarra ha creato un reportage fotografico, che lui punterebbe a trasformare in una mostra. Le giornate trascorse in spiaggia sono state caratterizzate da momenti di spensieratezza e attesa, che li hanno accompagnati durante questo viaggio.

Noi l'abbiamo intervistato durante un epiosodio di Ti Accompagno al Mare e ci ha confessato che questa è stata la sua prima esperienza come insegnante di cinema "il fatto di insegnarlo a dei ragazzi migranti arrivati qui coi barconi mi sembrava una bella sfida". Infatti come difficoltà aggiunta da affrontare, c'è stato anche il limite della lingua "Loro stanno qui da poco tempo, parlano italiano, però parlano un italiano abbastanza stentato. Quindi la sfida era insegnargli cinema con loro che non sanno parlare bene in italiano e la cosa è andata più che bene. Ci siamo capiti con gli sguardi, con le azioni, con i gesti." Una barriera che per molti può sembrare insuperabile, come quella della lingua, a volte non lo è affatto. Se il regista e quelli che sono stati i suoi alunni sono riusciti comunque a intendersi e a fare lezione, probabilmente se ci impegnassimo davvero nella maggior parte dei contesti parlare lingue diverse non sarebbe un vero problema.

Nelle foto noi abbiamo notato che i ragazzi hanno registrato tutto attraverso i loro cellulari, infatti abbiamo imparato che non è una strumentazione costosa a distunguere dei bravi registi "La differenza la fa la sensibilità e l'attitudine artistica che hai verso qualcosa."
"Loro sono molto sensibili, sono dei ragazzi molto particolari, che hanno sofferto tanto, che hanno un vissuto molto particolare."
Anche la cultura ha un ruolo fondamentale sulla regia "Vengono da una realtà molto diversa dalla nostra, da una cultura che è molto in contatto con la natura, cosa che abbiamo perso noi".
Venire da un contesto culturale diverso non è un limite, ma un'aggiunta che puoi portare e insegnare a tutti quelli che ti circondano. Ognuno di noi vede il mondo in maniera diversa ed è proprio questo ciò che rende l'arte unica e speciale, facendoci immedesimare nelle vite degli altri.