Ho deciso di parlarvi de Il Visconte Dimezzato, un libro di Italo Calvino. Aspetta, quell'Italo Calvino? Quel NOIOSISSIMO scrittore che ci hanno fatto studiare a scuola? Ma che noia! Se avete pensato questo, beh vi state sbagliando di grosso! L'ho appena finito e anche io inizialmente ero perplesso, ero partito prevenuto visto che è un'autore che abbiamo studiato a scuola, il che lo rende automaticamente più noiso secondo molti (tra cui all'inizio anche io). La trama è molto semplice, è ambientato nel '600 durante le guerre tra Impero Ottomano e Impero Austriaco.
C'è appunto un Visconte che combatte in questa guerra, è il Visconte di Terralba (una località in liguria). A un certo punto una palla di cannone va addosso al Visconte dividendolo in due parte. Così la parte divisa viene presa e portata a Terralba. Medardo (il nome del Visconte) inizia ad avere comportamenti strani ed insolitamente crudeli come bruciare case e infliggere pene spietate ai criminali. La storia è raccontata dal nipote di Medardo, che parla delle vicende che riguardano il Visconte. Questo libro è pieno di "mini storie" geniali come quelle di un villaggio di soli lebbrosi (Pratofungo) o quelle di una comunità di Ugonotti.
A condire il tutto ci sono una miriade di personaggi caratterizzati BENISSIMO, come la balia Sebastiana, Pamela e il Dottor. Trelawney. Ci sarebbero molte altre cose da dire ma non voglio spoilerarvelo troppo. Questo libro rappresenta la differenza tra il bene e il male e più in generale l'animo umano con tutte le sue sfaccettature. CHE NOIAAA! Calma, non è così noioso, è divertente e interessante e quando avrete finito di leggerlo mi ringrazierete di avervelo consigliato. Novanta pagine che sono volate. Mi raccomando, leggetelo e diteci come lo avete trovato!