Dungeon Food: Recensione dell'anime

Pubblicato da Luna S il 24/05/2024 in Nerd
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Dungeon Food è un anime prodotto dalla improbabile partnership tra Netflix e Trigger, un noto studio d'animazione giapponese. Attualmente la prima stagione, basata sulla serie manga del 2014 Danjon Meshi, sta uscendo con un episodio a cadenza settimanale.
Tuttavia questo non ci impedisce di farne una recensione anticipata.

La trama è piuttosto semplice eppure allo stesso tempo originale. Un team di avventurieri si addentra nelle profondità in un dungeon, e all'improvviso si ritrova davanti un enorme Drago Rosso che stermina la maggior parte di tutti loro. All'ultimo secondo la chierica Falin a costo della vita lancia un incantesimo per mettere in salvo i compagni. La storia dunque si apre in medias res, ovvero a metà degli eventi lasciando così che lo spettatore comprenda gradualmente nel corso degli episodi successivi come si è arrivati a quel punto, cosa che io ho trovato veramente accattivante.
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Usciti dal Dungeon Laios il Cavaliere, Marcille la Maga Elfica e Chilchuck il Ladro decidono di tornare subito indietro per resuscitare Falin prima che venga digerita completamente. Se a questo punto trovate una certa somiglianza con un'amichevole partita di D&D, vi confermo che avete ragione. Tuttavia non finisce qui poiché i protagonisti si rendono conto rapidamente di essere al verde, dovendo ricorrere come soluzione a mangiare i "disgustosi" mostri del dungeon. Fortunatamente incontrano Senshi il Nano, che è il Gordon Ramsey del dungeon, il quale mostra loro come cucinare piatti da cinque stelle e da qui il titolo Dungeons Food.

Dunque l'anime si costruisce su diverse scene di combattimento (compresi quelli più cruenti quindi sconsiglio la visione a chi è particolarmente impressionabile), di tranquillità grazie ai personaggi genuini che rendono la storia unica ed infine anche su momenti di risate. Inoltre bisogna aggiungere che non si può guardarlo a stomaco vuoto, perché i piatti che creano sembrano deliziosi.
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L'animazione e la creazione sia degli ambienti e dei personaggi è da chef's kiss (giusto per rimanere in tema) regalando design e personalità ben precise e quasi stereotipate sia ai protagonisti che alle decine di personaggi secondari incontrati durante il cammino. In questo modo anche lo spettatore si sente incluso nella storia finendo automaticamente per apprezzare un personaggio oppure parteggiare per una squadra.

Complessivamente anche se la serie non è ancora terminata mi sento di consigliarvela sicuramente. Ogni episodio che ho visto finora è stato un piacere da guardare, e ne sono rimasta completamente catturata. Secondo me questo perché riesce a mescolare diversi format televisivi: anime, gioco di ruolo, fantasy e addirittura show di cucina regalandoci un risultato unico e stranamente riuscito.
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