Mi hanno vietato di organizzare la festa della scuola

Solo perché sono un premino...
Pubblicato da Edoardo il 27/02/2024 in Detective
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Questa storia parla del valore degli adolescenti, di noi che troppo spesso veniamo visti dal mondo degli adulti come degli zombie sempre attaccati al cellulare, che non sappiamo parlare tra di noi, che siamo irresponsabili perché abbiamo sempre la testa fra le nuvole. Insomma se almeno una volta nella vita vi siete sentiti così o avete pensato queste cose, questo articolo parla di voi. Spesso capita che, nonostante la loro buona volontà, gli adolescenti vengano messi da parte e non vengano presi in considerazione per svolgere incarichi importanti, come ad esempio partecipare all'organizzazione della festa più importante della scuola.
Ecco, questo è quello che è successo a me. Mi chiamo Edoardo, ho 14 anni e frequento il primo anno del Liceo delle Scienze Umane. Fin dalle medie, il mio compito in ogni festa delle scuola è stato fare il vocalist. Di solito è la tipica cosa che tutti si rifiutano di fare perchè è considerata cringe dalla maggior parte delle persone ma a me non interessa. Quando ho il microfono davanti mi sento a mio agio, così, arrivato al liceo, ad uno dei primi consigli di istituto, mi sono proposto per il ruolo di direttore di scena. Nessuno voleva farlo e ho pensato che potesse essere un'ottima occasione per conoscere nuova gente e farmi conoscere nella nuova scuola.
Disegno di ragazzi in prima fila ad un concerto
Purtroppo però, quando mi sono candidato, la coordinatrice dell'organizzazione, una ragazza di quinta, ha subito detto che ero troppo piccolo per un compito così importante e che era meglio lasciarlo a quelli più grandi e più esperti. Certo, alla fine una festa della scuola non è così importante e non sarà questo a cambiarmi la vita ma cavolo io ci tenevo un sacco e ci sono rimasto molto male! Anche perchè a rifiutarmi non è stato il preside o un prof. ma una ragazza poco più grande di me. È il suo atteggiamento, il modo in cui mi ha risposto che mi ha dato fastidio. Nonostante la fatica e la mia disponibiltà non mi è stata data un'opportunità per mettermi alla prova o imparare cose nuove solo perchè vado in prima. Mi sarebbe piaciuto essere affiancato ad una persona più grande, così da imparare qualcosa di nuovo. Invece no, evidentemente ero troppo piccolo...
Ho deciso di raccontare a tutti questo rifiuto perchè credo che ognuno abbia la sua maturità e le sue conoscenze, quindi prima di dire no sarebbe bello informarsi e cercare di aiutare gli altri incitandoli a buttarsi in qualcosa di nuovo. Mi piacerebbe che questo modo di pensare cambiasse! L'età non corrisponde per forza al livello di esperienza o di affidabilità e per fare in modo che questo accada dobbiamo cambiare anche il modo che abbiamo di vedere le cose. È un consiglio che dò a tutti, genitori e ragazzi più grandi. Noi vi prendiamo come esempio! Non rifiutateci, anzi sforzatevi per abbattere questi limiti di età. Create legami con i vostri figli, fate cose insieme a loro fin da quando sono piccoli, parlategli e soprattutto ascoltateli con il cuore e la mente aperta... Anche voi senza il cellulare in mano!
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