Lo sport può combattere la violenza!

Siamo stati al torneo delle Diablite contro la violenza di genere
Pubblicato da Marco R il 29/12/2023 in Detective
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Questo articolo è uscito anche sull'edizione nazionale del Corriere dello Sport - Stadio. Ogni martedì, esce una pagina speciale scritta interamente da noi, se hai anche tu qualche storia da raccontarci scrivici una mail a [email protected], non vediamo l'ora di parlarne!

Qualche giorno fa siamo stati a Milano, sul campo da calcio dell'U.S. Orione, dove si è giocato un torneo di calcio a 7 contro la violenza di genere. Il torneo è stato organizzato dalle Diablite, una squadra femminile del campionato CSI di Milano e l'intero ricavato della giornata è stato donato a Telefono Donna, un'associazione impegnata a contrastare la violenza di genere che aiuta ogni giorno donne, bambine e bambini vittime di abusi.

"In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne avevamo scattato una foto di squadra con il segno rosso sulla guancia ma non ci bastava, volevamo scendere in campo e fare qualcosa di pratico - ci ha raccontato Federica, che ha iniziato a giocare a calcio due anni fa ed è già diventata capitana delle Diablite - così è nata l'idea di organizzare il torneo".

"Vivere quello che ci sta succedendo intorno in questo periodo ci ha fatto riflettere - ha detto Chiara, che tutti chiamano Chiaz e gioca in difesa - così abbiamo pensato di trasformare questi pensieri in un momento di divertimento, per fare partecipare quanta più gente possibile".
Foto che raffigura la squadra di calcio femminile Diablite
Alla fine al torneo hanno partecipato 16 squadre, composte da ragazze e ragazzi, che si sono sfidati per un intero pomeriggio, uniti contro la violenza di genere. Perché il calcio unisce, soprattutto quello femminile. Le Diablite sono nate tre anni fa, in piena pandemia. All'inizio erano semplicemente un gruppo di amiche di 20 anni che si allenavano in varie parti di Milano, tra Parco Sempione e Parco di Trenno. Con il passare dei mesi però il gruppo ha iniziato ad allargarsi e tante ragazze che prima non avevano mai giocato a calcio in vita loro si sono appassionate a questo sport.

"Per questo due anni fa abbiamo pensato di affiancarci ad una società che ci potesse sostenere - ha detto Carlo, centrocampista della squadra maschile dell'U.S. Orione ma anche allenatore e cofondatore delle Diablite - l'Orione si è subito resa disponibile ad aiutarci e oggi il suo campo è diventato casa nostra".

Non è un caso che le Diablite siano nate a Milano! Alcuni dati della FIGC hanno dimostrato che la Lombardia è in assoluto la regione dove le ragazze giocano più a calcio. Qui, nell'ultimo anno, le tesserate delle Lega Nazionali Dilettanti sono aumentate del 35%, mentre quelle della FIGC-SGS del 51%.
Diablite che giocano a calcio durante il torneo contro la violenza di genere
"Quando da piccolo inizi a giocare a calcio ti viene quasi spontaneo pensare che sia uno sport per maschi ma crescendo e allenando le Diablite ho capito che condividere il tuo sport rende tutto più bello - ci ha raccontato Carlo - spero che in futuro sempre più società siano disposte ad aiutare le ragazze ad iniziare a giocare, proprio come ha fatto con noi l'Orione".

Qualcosa sta cambiando, anche nel calcio maschile. "La fidanzata di un mio compagno di squadra vorrebbe giocare a calcio ma il suo ragazzo le ha detto che è troppo scarsa - ha detto Matteo, compagno di squadra di Carlo e allenatore delle Diablite - io l'ho invitato alla prossima partita delle ragazze, provare le cose in prima persona è il primo passo per combattere i pregiudizi".
Foto delle Diablite che festeggiano dopo un gol
Qualche settimana fa vi abbiamo raccontato su questa pagina la storia di Alessandro. Lui ha 17 anni, gioca nell'ASD Vigonovo Tombelle e insieme ad un suo compagno di squadra e ad altre due sue amiche, il 25 novembre scorso, pochi giorni dopo la morte di Giulia, ha salvato a Vigonovo una donna vittima di violenza.

Subito dopo la Lombardia, la regione dove le ragazze giocano più a calcio è proprio il Veneto... Gino Cecchettin, il papà di Giulia, durante il funerale di sua figlia ha letto un discorso bellissimo. Quest'anno gli auguri vogliamo farveli così, seguendo le sue parole.

"La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia"

Scendendo in campo con le Diablite abbiamo capito che anche giocare a calcio sotto la pioggia deve essere una figata incredibile.
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