La teoria del colore: gli schemi che devi conoscere

Pubblicato da Emma il 29/12/2023 in Pop
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Immaginate questa scena: avete appena finito di disegnare la vostra lineart dei sogni, l'anatomia del vostro soggetto è perfetta, lo sfondo meravigliosamente dettagliato... Ed è arrivato il momento di stendere il colore. Se siete come me a questo punto non avrete la minima idea di quali colori utilizzare, o magari vi accorgerete a metà dell'opera che le tinte da voi scelte non ci azzeccano per nulla l'una con l'altra; perciò è importante conoscere la struttura delle palette più classiche, dato che risulteranno sempre un ripiego sicuro nel caso le vostre sperimentazioni con il colore dovessero portare a scarsi risultati.

Introdurre i concetti fondamentali

I vari colori si basano su tre varianti fondamentali che caratterizzano percettivamente ognuno di loro: tinta (il colore vero e proprio, corrispondente ad una particolare onda eletromagnetica), saturazione (l'intensità con la quale percepiamo il colore) e chiarezza (ovvero la quantità di raggi luminosi che una tonalità di colore riesce a riflettere).

Grazie a queste tre varianti è possibile formare moltissime palette per le nostre opere, evocando nello spettatore tutte le volte una sensazione diversa; la palette è infatti un elemento essenziale che permette allo spettatore di relazionarsi profondamente con il vostri lavori. Generalmente le tonalità più accese e saturate sono molto difficili da usare, sopratutto se insieme in unico disegno, e richiamano una grande energia che a discrezione dell'artista può essere incanalata in qualsiasi emozione: dalla rabbia alla paura alla gioia.

Più i colori sono simili tra loro e tendenti all'opaco, più l'illustrazione risulterà riflessiva, malinconica o rilassante. Inoltre, maggiore è il contrasto tra i colori minore sarà il volume dell'illustrazione: ergo, se usate colori molto diversi tra di loro è probabile che il vostro disegno risulti piatto.
palette colori

Alla base di ogni palette

Quando si parla di colori bisogna prima aver presente che questi si dividono in colori luce e colori pigmento: Non preoccupatevi, non sto parlando dell'armata segreta di un regno fantasy! I colori luce sono chiamati così perché letteralmente formati da fasci di luce colorata (sono considerati anche le tinte per eccellenza del disegno in digitale), mentre i colori pigmento sono le normali tempere ed inchiostri che tutti conosciamo.

Stando a questo, i colori primari canonici non sono gli unici colori primari esistenti e sono anzi in realtà, piuttosto obsoleti.

I colori luce seguono infatti il sistema additivo, ciò significa che se i loro primari rosso-verde-blu (RGB) vengono sovrapposti, si andranno a formare tre tonalità secondarie più chiare, che se intersecate a loro volta creeranno un fascio di luce bianca. Al contrario i colori primari tradizionali rosso-giallo-blu (RYB) ed i colori primari per le stampanti ciano-magenta-giallo-nero (CMYK) fanno parte del sistema sottrattivo, quindi se mescolate o sovrapposte formeranno tonalità più scure.

Palette di base:

Schema di colori analoghi = Come già potrete intuire dal nome della palette, in questo schema di colori sono coinvolte tre o più tonalità che si trovano in successione sul cerchio cromatico di Itten. Con questa semplice combinazione, andate sicuri che le vostre tavole risulteranno sempre estremamente piacevoli, anche se dopo un po' possono diventare piuttosto monotone.
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Schema monocromatico = Per realizzare questa palette serve una sola tonalità di colore che andremo a scurire o illuminare aumentando o sottraendo saturazione. E' una tecnica abbastanza semplice da usare ma dovete essere pravi nel bilanciare gli attributi del vostro colore.
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Schema di colori complementari = Formata da due colori direttamente opposti sul cerchio cromatico, questa palette è un vero "false friend". E' una delle prime che ci insegnano a scuola perché "Giallo e viola, rosso e verde, arancione e blu stanno bene insieme" In realtà è uno degli schemi cromatici più difficili da utilizzare senza far risultare la vostra illustrazione un albero di natale.
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Split complementare = Questa palette è composta da tre tonalità di colore che vanno a formare una Y sul cerchio cromatico. Segue la falsa riga dello schema con i colori complementari ma approfondendola ne facilita l'utilizzo.
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Schema triadico = Palette formata da colori egualmente distanziati sul cerchio cromatico di Itten, che se collegati assieme formano un triangolo equilatero. Solitamente da questa palette vengono selezionati solo i colori più accesi e per questo viene ampiamente utilizzata nelle illustrazioni per bambini. E' piuttosto difficile ma una volta che ci si prende la mano diventa la preferita di tutti.
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Schema acromatico = A differenza dello schema monocromatico che abbiamo visto prima, la palette acromatica non dispone neppure di una tonalità di colore e si ottiene utilizzando solamente il nero che desaturato va a formare diversi tipi di grigio.
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Doppio split complementare = Un'evoluzione più complessa dello split complementare che invece di tre, coinvolge quattro colori. I colori vanno a formare una X sul cerchio cromatico e devono essere adiacenti e opposti in forma 2 a 2. Risulta una palette dettagliata e capace di evocare un notevole contrasto tra le tinte, capace comunque di aggiungere volume e profondità all'illustrazione. E' ampiamente utilizzata nelle concept art.
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Schema policromatico = Per tutti gli amanti dello stile hyperpop, questa è una palette nella quale è coinvolto ogni colore primario ed ogni colore secondario. E' molto difficile da utilizzare per via delle troppe tonalità ipersaturate con le quali ci si trova a lavorare, e se non gestita bene questa combinazione darà lo stesso effetto del vomito di unicorno.
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Schema tetradico = Esattamente come per il doppio split, i colori si intersecano andando a formare una X, ma stavolta più larga. I colori sono sì opposti l'uno all'altro, ma non sono più adiacenti.
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Detto questo voi provateci e fatemi sapere se sono riuscita in qualche modo ad aiutarvi a migliorare i vostri disegni! Per questa settimana è tutto, ci sentiamo alla prossimaaaaa!
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