Dobbiamo fare una rivoluzione

Alessandro ha 16 anni e ha salvato una donna vittima di violenza
Pubblicato da Marco R il 08/12/2023 in Detective
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Fino a qualche settimana fa Vigonovo non sapevamo nemmeno dove fosse. Il 5 dicembre però tutti quanti si sono dati appuntamento lì, perché dopo la morte di Giulia, quel paese di 10.000 tra Padova e Venezia, è diventato il centro del mondo. Lo capisci appena arrivi, dalla montagna di fiori che la gente ha appoggiato davanti al municipio, sotto ad una sua gigantografia, o dalle migliaia di persone che sono arrivate, alla Basilica di Santa Giustina di Padova, dove sono stati celebrati i suoi funerali. Dentro alla chiesa c'era spazio per 2000 persone ma fuori erano molte di più.

Giulia Cecchettin è stata uccisa a 22 anni dal suo ex fidanzato, qualche giorno prima della sua laurea e anche se nessuno di noi l'ha mai conosciuta, quando abbiamo saputo la notizia, è stato devastante, come se ad essere morta fosse stata la nostra migliore amica, perché per l'ennesima volta, al posto di Giulia, poteva esserci ognuno di noi.

Di quello che le è successo oggi ci restano tante, tantissime domande. In queste settimane abbiamo provato a cercare delle risposte, parlandone con i nostri amici, con la nostra famiglia, con noi stessi... In molti casi non le abbiamo trovate.
Foto dei ragazzi di Radioimmaginaria davanti al municipio di Vigonovo

La storia di Alessandro

Sempre a Vigonovo, qualche giorno dopo la morte di Giulia, un gruppo di ragazzi di 16 anni ha salvato per strada una donna vittima di violenza. Anche al loro posto potevamo esserci tutti noi.
Così, qualche giorno fa, siamo partiti in direzione Vigonovo e su un campo da calcio coperto dalla nebbia, disperso nel bel mezzo della pianura veneta, abbiamo conosciuto Alessandro.

Alessandro ha 16 anni e il calcio è sempre stato una parte fondamentale della sua vita. Ha iniziato a giocare da piccolo come portiere e da quel giorno non ha più smesso. Con il passare degli anni il suo ruolo è cambiato ma la squadra no.

Oggi è un attaccante dell'Under 17 dell'ASD Vigonovo Tombelle e insieme ad un suo compagno di squadra e ad altre sue due amiche, il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ha salvato in una frazione di Vigonovo una donna vittima di violenza.
Foto dei ragazzi di Radioimmaginaria insieme ad Alessandro che a 16 anni ha salvato una donna vittima di violenza

Se vedete qualcuno in difficoltà non abbiate paura!

"All'inizio pensavamo che si trattasse di un normale litigio di coppia, poi però il signore ha messo le mani al collo della moglie per cercare di strangolarla, la prendeva a calci e a pugni, allora ci siamo buttati in mezzo e abbiamo provato a staccarlo - ci ha raccontato Alessandro - in un primo momento non ci siamo riusciti, la coppia è salita in macchina ed è partita a tutta velocità ma grazie al numero di targa i carabinieri sono riusciti ad intercettare l'auto. La situazione era molto critica. Il marito si era chiuso in casa e teneva la moglie in ostaggio. Solo a notte fonda si è arreso. La signora è stata portata subito in un centro di recupero mentre il marito si è costituito ed è stato arrestato".

In questi giorni Alessandro e i suoi amici sono finiti sulle pagine di tutti i giornali ma parlando con noi ha voluto mandare un messaggio ai ragazzi della sua età: "sulla nostra generazione sento dire tante cose brutte, che non abbiamo obiettivi, che non facciamo niente nella nostra vita ma non è assolutamente vero e spero che quello che abbiamo fatto possa essere utile - ha detto - se vedete delle persone in difficoltà non abbiate paura, intervenite subito e chiamate la polizia, potreste contribuire ad evitare una tragedia come quella di Giulia"
Foto del campo sportivo di Vigonovo

Giocando a calcio si può fare educazione civica

La sera in cui abbiamo conosciuto Alessandro, al campo sportivo di Vigonovo si è giocata Vigonovo Tombelle - Codevigo. La partita degli Allievi Provinciali U17 - Veneto, inizialmente programmata per sabato 18 novembre, era stata rinviata a seguito della morte di Giulia su richiesta di Valter Bagatin, Presidente dell'ASD Vigonovo Tombelle.
"Quello che è successo a Giulia ha toccato tutta Vigonovo - ci ha detto Valter - non c'era la serenità per giocare una partita di calcio. Rimandarla è stata una scelta condivisa da tutti, per fare capire ai ragazzi la responsabilità che anche loro devono avere quando succedono eventi del genere".

Tutto il mondo del calcio, dalla Serie A fino alla terza categoria, lo scorso fine settimana ha ricordato Giulia in occasione del 25 novembre e Valter ci ha fatto capire che anche giocando a calcio si può fare educazione civica.

"La filosofia della nostra società è dare a tutti i ragazzi la possibilità di divertirsi. Siamo consapevoli che facendo una selezione dei giocatori arriverebbero risultati diversi ma la priorità è fare stare bene i ragazzi - ha raccontato - anche per questo siamo orgogliosi di quello che hanno fatto i nostri giocatori, non si sono girati dall'altra parte, non si sono fermati a fare video da pubblicare su TikTok ma sono stati responsabili. Forse sono intervenuti anche pensando a Giulia".

Per Giulia e per Chiara

La morte di Giulia ci ha riportato al 27 giugno 2022, quando è uscito su RaiPlaySound "L'arco di Chiara", il podcast realizzato da noi di Radioimmaginaria sulla storia di Chiara Gualzetti. Chiara è la ragazzina di 15 anni che è stata uccisa in provincia di Bologna da un suo coetaneo, il 27 Giugno 2021. Al termine del processo, l'assassino di Chiara è stato condannato a 16 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di omicidio pluriaggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla minore età della vittima. La storia di Chiara però è ancora piena di domande e per questo è uscito su RaiPlaySound un episodio speciale del podcast.

A due anni dalla scomparsa di Chiara, sono cambiante tante cose. Giusi, la mamma di Chiara, non c'è più. Il processo al suo assassino invece si è concluso e così abbiamo deciso di raccontare tutti gli sviluppi di questa tragica storia, cercando negli occhi e tra le parole di Vincenzo, il papà di Chiara, rimasto da solo, un riflesso di vita troppo difficile da scorgere.

Martedì, al funerale di Giulia, era presente anche lui. Vincenzo ha appena lanciato un sito anti-femminicidi chiamato certezzadellapena.it, per fare in modo che chi compie un delitto abbia una pena adeguata al crimine commesso. Noi lo abbiamo accompagnato al funerale, per Chiara, per Giulia e per tutte le altre ragazze vittime di violenza. È il momento di fare una rivoluzione.
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