La perfezione di "Hunger Games"

Pubblicato da Sara il 06/11/2023 in Nerd
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Ragazzi finalmente siamo arrivati all'articolo che preannuncia la recensione del nuovo film "La Ballata dell'Usignolo e del Serpente", tratto dal libro prequel della saga di Hunger Games. La pellicola seguirà l'ascesa al potere del presidente Snow e verrà presentata nei cinema il 17 novembre. Ma non parlerò di questo oggi: infatti vi volevo parlare del motivo per cui sono così tanto affezionata a questa saga. (In ogni caso vi lascio il trailer qui sotto).
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Ho conocsiuto questa saga mentre ero alle medie e mi ci sono precipitata a capo fitto: ne avevo sentito parlare ovunque. Veniamo immediatamente immersi nel mondo di Katniss: un mondo in cui si muore di fame e la gente si appende a quel poco che ha, un posto dove ragazzini vengono mandati a morire per il divertimento di altri. Un distopico che subito ti fa capire che Panem non è altro che uno strumento per far brillare Capitol City, che viene descritta per tutta la durata della serie con una realtà a parte, un elemento che sarà sempre presente e visto con disprezzo da parte di tutti.
Le emozioni dei personaggi sono descritte in maniera profonda, e anche se è tutto visto dal punto di vista di Katniss, non mancano i dettagli che possono dipingerti velocemente e perfettamente un personaggio o una situazione. Una volta finito il primo capitolo della saga ho dovuto aspettare che mi arrivasse il secondo e ricordo quella settimana come la più lunga della mia vita. Inutile dire che in tempo zero ho finito anche Hunger Games e la ragazza di fuoco. Il secondo capitolo nelle triologie è quasi sempre il mio preferito, come anche in questo caso, il dolore di Katniss e Peeta per dover tornare nell'arena, Haymitch e Effie che sono sicuri che non vedranno mai più i due ragazzi. Tutto assolutamente perfetto, l'ansia era così palpabie che spesso mi si bloccava il respiro.
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Quando poi sono arrivata al terzo e ultimo libro mi sono resa conto della genialità della saga come le strategie politiche e militari spesso inspiegabili avevano finalmente un senso. Infatti una delle cose che ammiro di più di Hunger Games è l'intelligenza politica dei personaggi che nel corso del tempo riescono a capire la mentalità di Capitol City e di conseguenza come manovrarla a proprio piacere. Un altro aspetto è la salute mentale, soprattutto nell'ultimo libro, si esplora la psiche di Katniss, che cerca di suicidarsi, e di Peeta, traumatizzato e trasformato in un'arma solo per ferire la fidanzata.
Hunger Games è una saga incentrata sulla poitica e su quanto dei ragazzi di 16 e 17 anni possano essere traumatizzati dagli adulti, in una realtà in cui solo una manciata di persone hanno il potere. Ma parla anche di pace e di guarigione, nell'epilogo Katniss e Peeta vivono una vita pacifica ma ancora tormentata da tutto ciò che hanno vissuto. Non pensate di leggere questa saga per svago perché vi prenderà anima e corpo e vi farà riflettere su aspetti più profondi. Parla di amore e di violenza in tutte le loro forme, e più ragionerete sulla saga più vi renderete conto che c'è sempre un dettaglio che non avetate notato prima, che ve la farà amare ancora di più. Ragionate su questa saga e su tutto quello che vi sta attorno perché la libertà di opinione è la cosa più preziosa che possedete.
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