Il Presidente del CONI Malagò ci ha risposto!

"Ci vediamo a Caivano il 25 ottobre, complimenti per quello che fate ragazzi, vi abbraccio fortissimo!".
È questa la promessa fatta dal Presidente del CONI Giovanni Malagò ai ragazzi del Parco Verde di Caivano, nella periferia a nord di Napoli, dove centinaia di adolescenti sono ogni giorno a rischio criminalità e dispersione scolastica. Alla fine ce l'abbiamo fatta!

È partito tutto quando una settimana fa abbiamo pubblicato l'appello di Bruno Mazza. Bruno, che al Parco Verde è cresciuto e sa cosa vuol dire nascere circondati dall'illegalità, per cercare di offrire ai suoi ragazzi un futuro migliore, ha fondato l'associazione Un'infanzia da vivere, che con il passare del tempo è diventato un punto di riferimento per gli adolescenti del Parco Verde. Ogni pomeriggio, più di 100 ragazzi si ritrovano ad allenarsi e a giocare insieme sui tre campetti dell'associazione. L'appello al Presidente del CONI è arrivato da qui:
"Questi campi non bastano più. Chiediamo a Malagò di venirci a trovare e di passare un giorno con noi".

Dopo neanche un giorno il Presidente Malagò ci ha contattati. Non ce lo aspettavamo. Eravamo felicissimi ma anche un po' nervosi. Insomma, avevamo l'opportunità di parlare con il numero uno dello sport italiano e dovevamo giocarcela. Quando ci ha chiamato era in macchina. Poche ore dopo sarebbe salito su un aereo in direzione Istanbul.

"Il fatto che siano stati i ragazzi ad avermi mandato un appello mi onora e ne sono orgoglioso - ci ha detto Malagò - Da quando sono Presidente del CONI cerco di essere il più possibile vicino alle periferie che sono diventate il centro del nostro mondo".

In posti come Caivano lo sport può essere fondamentale anche per combattere l'evasione scolastica. Al Parco Verde, Bruno, è riuscito ad azzerare la dispersione scolastica senza spendere un centesimo, portando i ragazzi con più presenze a scuola agli allenamenti del Napoli. Anche secondo Malagò è un'idea geniale e potrebbe essere replicata in altri quartieri e in altre città: "Grazie allo sport i ragazzi possono identificarsi con i grandi campioni, con i giocatori della loro squadra preferita, per questo vanno coinvolti di più nelle grandi manifestazioni".

Oltre al CONI, dopo l'appello dal Parco Verde, ci hanno contattati anche il Ministero dello sport e la società Sport e Salute, che insieme al Governo si è fin da subito messa al lavoro per riaprire entro la prossima primavera il centro sportivo Delphinia di Caivano. Il Presidente Malagò invece ci ha dato appuntamento per il 30 ottobre: "Sono felice che anche il Governo si stia impegnando così tanto - ha detto - Ci saranno le premesse per costruire qualcosa di importante".

Dopo la chiamata siamo tornati a Caivano. Volevamo fare capire ai ragazzi che le loro richieste sono state ascoltate. Nessuno gli aveva mai risposto così in fretta e si stanno già preparando per l'arrivo di Malagò. Così, per continuare a raccontare la loro missione, venerdì 6 ottobre, sono venuti insieme a Pianeta Mare Film Festival: il festival del cinema organizzato dall'Associazione culturale Pianeta Mare Darwin Dohrn di Napoli.

Noi siamo convinti che quella dei ragazzi del Parco Verde e dell'associazione "Un'infanzia da vivere" sia una storia che dovrebbero conoscere tutti. Quel giorno per la prima volta nella loro vita hanno parlato in radio. Molti non erano mai stati al cinema. Alcuni non avevano mai visto il mare, anche se Napoli e Caivano distano solo 20 km.

Al Museo Darwin-Dohrn di Napoli, i ragazzi del Parco Verde hanno incontrato anche Greta Esposito, l'attrice che nella serie Mare Fuori ha interpretato Nina e Stefano Lanfranco, presidente di Scugnizzi a vela, un'associazione nata con l'obiettivo di insegnare i mestieri del mare ai ragazzi detenuti nel carcere per minorenni di Napoli. L'antenna di Radioimmaginaria Napoli si trova proprio sulla barca degli scugnizzi a vela e non vediamo l'ora di portarci anche i ragazzi del Parco Verde.

Questa storia non finisce. O meglio, la fine non la conosciamo ancora. Sicuramente non finirà con due pagine sul giornale e nemmeno con l'arrivo del Presidente del CONI a Caivano. Non è una storia che può annoiare, o che può passare di moda, altrimenti questo lavoro non sarà servito a nulla.

Di cos'hanno bisogno i ragazzi del Parco Verde? Ce lo siamo chiesti più volte durante il viaggio di ritorno. L'unica risposta che siamo riusciti a darci è "di normalità", o meglio, di avere la possibilità di fare cose normali. Di uscire e scoprire cosa c'è alla fine dei palazzoni del tuo quartiere. Di andare al cinema o al mare. Di parlare alla radio, di immaginare e immaginarsi un futuro più bello del presente. Per questo non vediamo l'ora che si uniscano a noi, in tutte le nostre trasferte. A febbraio li porteremo al Festival di Sanremo e in tutti gli altri posti dove c'è qualcosa di bello da vedere.

Ora però abbiamo un sogno. Vogliamo portare sui campi del Parco Verde il Napoli campione d'Italia, ad allenarsi o a fare qualche palleggio di fronte agli occhi di centinaia di ragazzi che vivono per il Napoli ma che non hanno mai avuto la possibilità di andare allo stadio. Lo abbiamo chiesto anche al Presidente Malagò. Ha detto che si impegnerà in prima persona per fare in modo che accada! Noi intanto continuiamo a sognare, sarebbe sicuramente un bellissimo inizio.