Sabato 2 settembre, a Padova, si correrà la prima Pride Run d'Italia, una corsa di 1, 5 o 10 km, dove chi parteciperà non lo farà per arrivare primo o per vincere una medaglia ma per sentirsi se stesso e per mostrare a tutti chi è veramente. Per chi non lo sapesse il Pride è la parata che si svolge ogni anno in tutto il mondo per festeggiare la comunità LGBTQIA+. Migliaia di persone scendono per le strade della loro città e per un giorno sfilano vestite come vogliono, senza sentirsi giudicate da nessuno.
Appena ho letto la notizia ho pensato che festeggiare il Pride correndo fosse una cosa geniale. Evidentemente però sono uno dei pochi ad averlo pensato. I commenti sotto all'articolo erano pieni di insulti. "Un'altra cosa inutile", "fareste di tutto per apparire", "dovete sempre fare queste robe esibizioniste", "perché allora non facciamo anche l'Etero Run?"...
Appena ho letto la notizia ho pensato che festeggiare il Pride correndo fosse una cosa geniale. Evidentemente però sono uno dei pochi ad averlo pensato. I commenti sotto all'articolo erano pieni di insulti. "Un'altra cosa inutile", "fareste di tutto per apparire", "dovete sempre fare queste robe esibizioniste", "perché allora non facciamo anche l'Etero Run?"...
Pride in italiano significa orgoglio e le migliaia di persone che ogni anno scendono in strada a marciare lo fanno principalmente per due motivi: continuare a lottare per i diritti di tutti e fare in modo che le sofferenze che hanno dovuto affrontare le persone appartenenti a questa comunità non vengano mai dimenticate.
Ci sono pomeriggi in cui ti senti sbagliato. Avere l'impressione di non essere preso sul serio da nessuno ti toglie ogni forza e ti lascia paralizzato sul letto per ore e ore. Può sembrare assurdo ma in quei momenti, quando sei chiuso nella tua cameretta, con la faccia sprofondata nel cuscino, vorresti soltanto raggruppare le poche forze che ti sono rimaste in corpo e correre via. Scappare lontano. Sentirti finalmente libero. La verità è che correre è un istinto di libertà e non c'è niente di meglio che festeggiare la libertà correndo. Che vi piaccia o no, sport e Pride sono molto più simili di quanto voi possiate immaginare.
Ci sono pomeriggi in cui ti senti sbagliato. Avere l'impressione di non essere preso sul serio da nessuno ti toglie ogni forza e ti lascia paralizzato sul letto per ore e ore. Può sembrare assurdo ma in quei momenti, quando sei chiuso nella tua cameretta, con la faccia sprofondata nel cuscino, vorresti soltanto raggruppare le poche forze che ti sono rimaste in corpo e correre via. Scappare lontano. Sentirti finalmente libero. La verità è che correre è un istinto di libertà e non c'è niente di meglio che festeggiare la libertà correndo. Che vi piaccia o no, sport e Pride sono molto più simili di quanto voi possiate immaginare.