DIARIO DI BORDO, MARTEDÌ 23 AGOSTO 2023
Oggi, per la terza tappa di OltrApe 2023, siamo saliti verso l'Appennino! Dopo esserci lasciati alle spalle la pianura, siamo arrivati a Rocca San Casciano, il paese in provincia di Forlì-Cesena dove abbiamo dato appuntamento ai ragazzi che abitano nella Valle del Montone.
Oggi, per la terza tappa di OltrApe 2023, siamo saliti verso l'Appennino! Dopo esserci lasciati alle spalle la pianura, siamo arrivati a Rocca San Casciano, il paese in provincia di Forlì-Cesena dove abbiamo dato appuntamento ai ragazzi che abitano nella Valle del Montone.
Qui l'alluvione ha colpito in modo diverso rispetto ai paesi di pianura. L'acqua non è entrata nelle case ma ha provocato moltissime frane e smottamenti che hanno tenuto isolati i paesi della collina per quasi una settimana. La gente completamente isolata e per un po' di giorni anche i ragazzi si sono dovuti abituare a vivere senza luce e acqua calda. "Sembrava di essere tornati indietro di cento anni" - ci ha raccontato Alberto, un ragazzo di 16 anni che vive proprio a Rocca - "la nostra giornata era scandita dalla luce del sole, di sera dovevamo accendere qualche candela e siamo stati costretti anche a razionare il telefono per fare in modo che non si scaricasse. Io lo tenevo spento per tutto il giorno e lo accendevo solo una volta ogni tre ore per capire come si stava evolvendo la situazione".
Anche se adesso la situazione è rientrata, alcuni ragazzi hanno paura che la gnete si dimentichi dei paesi dell'Appennino. L'alluvione non è finita e soprattutto non deve essere dimenticata. "Spero che arrivino presto degli aiuti anche se non abitiamo in una grande città. Conosco alcuni ragazzi abruzzesi che sono stati colpiti dal terremoto nel 2016 e mi hanno raccontato che lì la situazione non è cambiata" - ha detto Daniele, che qui tutti chiamano "Sbaru" - "sarebbe un gran peccato fare morire questi posti".
Anche se adesso la situazione è rientrata, alcuni ragazzi hanno paura che la gnete si dimentichi dei paesi dell'Appennino. L'alluvione non è finita e soprattutto non deve essere dimenticata. "Spero che arrivino presto degli aiuti anche se non abitiamo in una grande città. Conosco alcuni ragazzi abruzzesi che sono stati colpiti dal terremoto nel 2016 e mi hanno raccontato che lì la situazione non è cambiata" - ha detto Daniele, che qui tutti chiamano "Sbaru" - "sarebbe un gran peccato fare morire questi posti".
Intanto il nostro viaggio continua e domani, per la quarta tappa di OltrApe 2023 saremo a Santa Sofia, sempre in provincia di Forlì-Cesena, a pochi passi dal confine con la Toscana e dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Se volete venire a farci un saluto, ci trovate a Santa Sofia, in Piazza Matteotti, a partire dalle ore 15:00. Alla prossima!