Se c'è una cosa che proprio non sopporto sono i dress code. E tra tutti i dress code il mio spreferito è quello dove scrivono certe cavolate tipo "sii te stessa" oppure "stupiscimi". Stupiscimi??? Ma chi sei Karl Lagerfeld? Comunque devo ammettere che in questo periodo i dress code non se la stanno passando tanto bene e adesso anche Wimbledon si è arreso. Dopo 146 anni di total white, le tenniste potranno indossare biancheria scura per sentirsi a più agio in campo durante i giorni di mestruazioni.
Per molte atlete è una vittoria, ma mi sembra che lo sia soprattutto per tanta altra gente, maschi e femmine, con o senza ciclo, come se avessimo tutti un valido motivo per lottare contro i dress code. Ne ho parlato con una mia amica, moooolto più stilosa di me. Ha detto: "se sei una persona molto legata al tuo modo di vestire, l'imposizione di un dress code può essere considerata una forma di violenza".
Cos'è che proprio non ci va giù? L'imbarazzo di un'atleta che non si sente a suo agio? La costante necessità di stupire altra gente? Il fatto che sia qualcun altro a darci il permesso di essere noi stessi? Questo non lo so. Ma le mutande nere sotto ad un paio di pantaloncini bianchi non si possono proprio vedere. Total white preparati! La guerra è appena iniziata...