Si può combattere il cyberbullismo con i videogame?

L'Area X di Intesa Sanpaolo
Pubblicato da Libera il 16/06/2023 in Nerd
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Nel 2023 c'è ancora gente che pensa che gli esport non siano veri sport. "Non si fa fatica" dicono. Provateci voi a fare una maratona di 7 ore su Fortnite o a stare svegli fino alle 4 di notte per completare una missione. Altro che 24 ore di Le Mans! Non ci credete? Bene, allora pensiamo proprio a Le Mans dove domenica la Ferrari ha vinto l'edizione del centenario. Che tu abbia davanti un volante o un controller, se vuoi vincere devi essere capace di perfezionare costantemente la tua tecnica. Coordinazione occhio-mano, riflessi e capacità di calcolo sono solo alcune delle caratteristiche che si possono apprendere giocando ai videogame. Il mondo virtuale, come un tracciato di F1, è tutt'altro che privo di pericoli.
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Tra cyberbullismo, fishing e revenge porn rischiamo ogni giorno di essere infettati e così Intesa Sanpaolo ha organizzato "Protezione e eSport", un evento dove ha unito la protezione nel mondo virtuale ai videogame per sensibilizzare i ragazzi su questi temi. In futuro potremo sconfiggere un cyberbullo giocando alla play? Questo non lo so, ma sarebbe bellissimo se ci insegnassero a difenderci dagli scam tramite un server di Minecraft, una partita di League Of Legends o un torneo di Pokemon. Diverse sfide, diverse soluzioni. Da sempre gli sport ci hanno aiutato a crescere e ad affrontare i problemi della nostra vita, e anche in questo gli esports non sono da meno.
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