Avete presente la barca a vela di Mare Fuori? Quella su cui salgono ogni tanto i protagonisti della serie per ritrovare un po' di libertà in mare aperto? Nella vita vera è la nave scuola Elizabeth Caracciolini ed è la casa degli "Scugnizzi a vela", un gruppo di ragazzi detenuti nell'IPM di Napoli che hanno deciso di mettersi alla prova imparando un mestiere del mare. Un po' di tempo fa la nave degli scugnizzi a vela è diventata la Delegazione Itinerante di Marevivo, un'associazione nata nel 1985 per valorizzare le aree marine protette e lunedì 12 giugno, è partita in una crociera didattica resa possibile grazie a Comune di Napoli, Marina Militare e Ministero della Giustizia.
Da Napoli ad Agropoli, 4 giorni di navigazione per dare ai ragazzi delle aree penali di Napoli e Salerno la possibilità di vivere il mare e andare lontano, cullati dalle onde. In questi giorni alcuni di loro si sono esercitati nella navigazione, altri invece si sono immersi in acqua per tenere monitorata la situazione dei fondali e a partire da questa esperienza verrà realizzato anche un cortometraggio che sarà presentato alla prossima edizione di "Pianeta Mare Film Festival", il festival cinematografico creato per sensibilizzare la gente sulla protezione degli ambienti marini attraverso il cinema.
Da qualche mese la nave scuola Elizabeth Caracciolini è anche la redazione dell'antenna di Radioimmaginaria a Napoli. Ogni venerdì gli speaker di Napoli si trovano su quella barca per registrare la loro puntata e sapere che da qualche parte in mezzo al blu, un gruppo di miei coetanei sta cercando la libertà navigando verso l'orizzonte, fa sentire più libero anche me che su una barca a vela non sono mai salito. Dopotutto, "aret e sbarr, sott o ciel c sta o mar for".