La scorsa settimana l'AIA (Associazione Italiana Arbitri) ha deciso di sospendere dal suo incarico Alessandro Iuliano, che molti di voi conoscono come Arbitrino: un arbitro di 23 anni che si era messo a spiegare su TikTok il regolamento del calcio. Essere sospesi per un motivo del genere non era mai successo e allora abbiamo deciso di parlarne con alcuni giocatori e arbitri della nostra età che, proprio come lui, calpestano il campo ogni domenica. Ecco cosa ne pensano
Mattia - 17 anni
Io non condivido la sospensione di Arbitrino, anzi, sarebbe utile se tutti gli arbitri iniziassero a spiegare i motivi delle loro scelte. Anche gli arbitri sono umani e iniziare a parlare direttamente con i giocatori e i tifosi renderebbe tutto più naturale.
Sara - 16 anni
Fare l'arbitro è difficile, soprattutto nelle categorie inferiori. Tutti se la prendono con te, ti danno la colpa per ogni cosa ed è giusto che l'AIA tuteli i suoi iscritti. Spesso però interpretare le scelte dei direttori è super complicato e per questo il lavoro che provava a fare Arbitrino era molto utile.
Giovanni - 14 anni
Spiegare a tutti il regolamento del calcio è giustissimo ma sono convinto che non basterà a cambiare le cose. Alla fine l'obiettivo di tutti è vincere e purtroppo molti giocatori quando scendono in campo, cercano di aggirare le regole sperando che l'arbitro non veda.
Luca - 18 anni
Spiegare le regole è giusto ma farlo su TikTok potrebbe renderlo poco credibile. Chi si espone così tanto sui social rischia di essere accusato di favoritismi, viene attaccato da tutti ed è un peccato perché i social sono fondamentali per avvicinare i ragazzi all'arbitraggio. Forse il mondo del calcio non è ancora pronto a questa rivoluzione...
Io non condivido la sospensione di Arbitrino, anzi, sarebbe utile se tutti gli arbitri iniziassero a spiegare i motivi delle loro scelte. Anche gli arbitri sono umani e iniziare a parlare direttamente con i giocatori e i tifosi renderebbe tutto più naturale.
Sara - 16 anni
Fare l'arbitro è difficile, soprattutto nelle categorie inferiori. Tutti se la prendono con te, ti danno la colpa per ogni cosa ed è giusto che l'AIA tuteli i suoi iscritti. Spesso però interpretare le scelte dei direttori è super complicato e per questo il lavoro che provava a fare Arbitrino era molto utile.
Giovanni - 14 anni
Spiegare a tutti il regolamento del calcio è giustissimo ma sono convinto che non basterà a cambiare le cose. Alla fine l'obiettivo di tutti è vincere e purtroppo molti giocatori quando scendono in campo, cercano di aggirare le regole sperando che l'arbitro non veda.
Luca - 18 anni
Spiegare le regole è giusto ma farlo su TikTok potrebbe renderlo poco credibile. Chi si espone così tanto sui social rischia di essere accusato di favoritismi, viene attaccato da tutti ed è un peccato perché i social sono fondamentali per avvicinare i ragazzi all'arbitraggio. Forse il mondo del calcio non è ancora pronto a questa rivoluzione...
Dopo quello che è successo ad arbitrino ci resta un gigantesco dubbio. Che senso ha continuare a tenere così distanti arbitri e giocatori? Non sarebbe molto più facile se l'arbitro potesse spiegare a tutti le proprie decisioni? Alla fine conoscere a fondo il regolamento farebbe bene a tutti, anche agli arbitri stessi e sarebbe bello se fosse l'AIA a creare un format per spiegare a tutti, in modo completo, le regole di questo sport. Arbitrino! Tu saresti perfetto!