Almeno una volta nella vita, tutti ci siamo sentiti sbagliati. Anche quell'amico che ha i muscoli senza allenarsi mai o la ragazza più bella della scuola. Anche loro sicuramente hanno avuto un momento in cui si sono guardati allo specchio e si sono sentiti sbagliati. Troppo magri, troppo grassi, non abbastanza alti, con troppi peli o troppo pochi. Per non pensare a queste cose ci rifugiamo nelle nostre passioni, nelle cose che ci fanno sentire bene, come lo sport. Per questo ci continua a far male sentire l'ennesima notizia su ragazzine che hanno subito maltrattamenti fisici e psicologici nell'ambito della ginnastica ritmica.
Ormai sembra essere una notizia vecchia ma ogni giorno sui social ne sentiamo parlare e ci sentiamo coinvolti. Poteva essere nostra sorella più piccola, oppure la nostra migliore amica. In questo caso parliamo di ginnaste dai 10 ai 14 anni che a quanto pare sarebbero state vittime di maltrattamenti da parte della loro allenatrice: spintoni, schiaffi, insulti e anche challenge assurde, portate avanti nella chat di gruppo, dove vinceva chi riusciva a dimagrire di più. Cliccate qui per saperne di più.
Qualche mese fa abbiamo intervistato Anna Basta, una delle prime ginnaste che ha denunciato gli abusi ricevuti all'accademia di Desio, e ci ha raccontato quanto è stata male ma anche quanto ora senta il bisogno di rinnovare l'insegnamento di questo sport. Perché lo sport ci deve far sentire bene, ci deve rendere più felici, non farci pensare di essere sbagliati. Denunciare è giusto. Ci sono tante persone che lo fanno già e se anche voi vi siete sentiti almeno una volta sbagliati ricordatevi che queste pare sono nella nostra testa, perché tutti i corpi sono belli e ognuno ha diritto a sentirsi bene con sé stesso. Se qualcuno vi dirà il contrario, non ascoltatelo, giratevi dall'altra parte e continuate a seguire la vostra passione, solo così vi sentirete liberi.