
La scorsa settimana a Bardonecchia ha nevicato. Era da un po' che non mi meravigliavo guardando qualche fiocco scendere dal cielo perché dopo 10 anni passati sullo snowboard la neve la dai quasi per scontata, soprattutto a 1300 metri, circondato dal silenzio della montagna e dal bianco lucente delle piste. Quest'anno in alta quota fa caldo e si scia malissimo, così male che anche la Coppa del mondo di sci ha subito ritardi e rinvii storici per colpa delle temperature troppo alte. Fin da quando sono piccolo la neve è il mio rifugio ma di questo passo non si può continuare e io, che sulla tavola mi sento la persona più libera del mondo, ora ho paura.

Qual è il futuro dello snowboard?
L'altro giorno ho letto un articolo su Huffington Post che mi ha lasciato senza parole: per innevare tutte le piste delle Alpi servirebbe ogni anno l'acqua che consuma una città di circa 1,5 milioni di abitanti. L'alternativa ai cannoni sparaneve mi spaventa ancora di più: piste artificiali, create con un materiale pensato apposta per potere sostituire la neve e sciare tutto l'anno, sulla plastica...

L'Eddie Big Wave Invitational
Domenica alle Hawaii si è tenuta l'edizione del 2023 dell'Eddie Big Wave Invitational, il raduno di surfisti più importante al mondo. Centinaia di surfisti arrivano alla Baia di Waimea da ogni angolo del Pianeta per vedere i loro idoli domare onde alte come grattacieli. L'ultima edizione si è tenuta nel 2016 e dal 1984 il contest si è svolto solo 9 volte. Per potere gareggiare le condizioni devono essere ideali: maree, vento, moto ondoso, tutto deve essere perfetto. Se anche solo un parametro è sballato si rimanda tutto di un anno. Sarò io ad essere troppo romantico ma questa filosofia dello sport mi piace troppo: se ti metti contro la forza della natura va a finire male, alleati con lei e potrai continuare a surfare senza problemi. Allora mi chiedo: che senso ha investire sulla sulla neve finta se poi alla fine a decidere è sempre e solo la natura? Il surf l'ha capito, noi ancora no. Cavolo, forse ho scelto la tavola sbagliata...