Warrior Nun stagione 2

Recensione
Pubblicato da Luna il 07/12/2022 in Nerd
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Warrior Nun questa volta si è davvero superata portandoci una seconda stagione emozionante e inaspettata, lasciando definitivamente la comfort zone della prima stagione per imbracciare tutto il suo potenziale. Serie tv inusuale e controversa per certi aspetti, racconta di un ordine segreto di suore guerriere impegnate in una battaglia millenaria con le forze del male. E già solo la premessa con cui si presenta lascerebbe (e lascia) tutti di stucco, però i registi sono riusciti a trasformare delle suore in una storia appassionante e piena di suspense.

Più in particolare la vicenda segue la vita di Ava o meglio dire la non-vita di Ava, una ragazza di 19 anni quadriplegica (ovvero paralizzata in tutti gli arti), che inizia veramente a vivere il giorno in cui muore e si ritrova incastonata nella schiena a mo' di souvenir una aureola magica. Inizialmente la protagonista non comprende a pieno quale sia la sua missione: le è stata data una seconda chance e ora deve usare i superpoteri derivati dall'aureola per aiutare un gruppo di suore cattoliche guerriere mai viste, a combattere una guerra segreta contro dei demoni. E come la maggior parte dei ragazzi nella sua posizione in effetti non la si può biasimare. Ma poi con il tempo capisce che le suore alla fine non sono neanche così male e decide di unirsi a loro.
Ava, protagonista di Warrior Nun, regge la corona di spine mentre l'aureola magica le si illumina sulla schiena, vignetta in stile cartone animato
Attenzione spoiler sulla prima stagione di Warrior Nun (se non l'avete ancora vista, stoppate la lettura, salvate il nostro bel articolino e andate a guardarla su-bi-to perché non sapete quanto vi perdete, detto da una persona assolutamente non di parte).

Ci eravamo lasciati la scorsa stagione (uscita a luglio 2020) con un bellissimo e adorabile finale aperto (si fa per dire data la mia lunga storia contro i cliffhangers) in cui le nostre protagoniste si sono ritrovate pedine di un gioco molto più grande di loro. Grazie a quella bellissima persona che è padre "mi viene voglia di darti uno schiaffone in faccia" Vincent; Ava, Beatrice, Camila,Lilith, Mary e Madre Superiora hanno "accidentalmente" liberato Adriel, un demone proveniente da un'altra dimensione che ha fatto a credere a tutti di essere un angelo. E da qui partiamo bene (o meglio finiamo bene) dato che poi per due anni non ho saputo più nulla e ormai avevo dato Warrior Nun dispersa in battaglia, l'ennesima vittima di Netflix contro le sue stesse serie tv con una media audience (jokes on you dato che la serie sta resistendo nella top 10 Netflix da ormai più di tre settimane).
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E invece miei dolci e piccoli amici eccomi qui a sclerare da 3 settimane di fila grazie alla seconda stagione. Ciò che probabilmente ho più apprezzato di questi episodi è stata la direzione che la serie ha preso, staccandosi completamente da ogni progetto mai visto, nonostante l'alta possibilità di subire critiche. I registi hanno deciso in che modo far procedere Warrior Nun e ci si sono lanciati senza se e senza ma. Hanno eliminato personaggi come dei cecchini, diviso coppie, mandato a puttane più e più volte i piani dell'Ordine, ma noi fan sembriamo esserne lo stesso contenti in qualche modo.
Copertina del video
Altro dettaglio non indifferente; questa serie è indubbiamente una delle più
inclusive e multiculturali che io abbia mai guardato, nonostante tratti di una tematica (ovvero la Chiesa) che normalmente è restia al cambiamento. Oltre al fatto che la storia è ambientata in Europa (Spagna, Italia e Svizzera prevalentemente) e non i soliti USA, tra le sue fila l'Ordine della Spada Cruciforme conta suore di diverse etnie, suore straniere, suore povere, suore con diversi traumi alle spalle, e si pure suore lesbiche. In quello che molte persone potrebbero vedere come un pot-pourri di "politically correct" io invece ci vedo dedizione e coraggio da parte dei registi. E poi diciamocelo abbiamo fangirlato tutti per quella bellissima ship che è Avatrice che abbiamo visto realizzata contro ogni aspettativa.

Dopo tutto questo il fandom si sta mettendo all'opera per salvare la loro (o meglio dire la nostra) serie tv preferita, con hashtag che pregano di rinnovare la serie per una terza stagione, sabotaggi sotto i profili Netflix oltre che al buon vecchio "riguardo la serie per incoraggiare l'algoritmo a suggerirla ad altri". Non so se questi metodi funzionano in ogni caso tentar non guasta: #renewwarriornun.
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