Non so se ve ne siete resi conto ma fuori fa un gran caldo. Mentre sto scrivendo questo articolo sono in classe, è l'ultima ora di sabato, e in questa cavolo di scuola bollente si respira lo stesso clima dell'ultima settimana di giugno. Finestre spalancate, tutti in maniche corte, nemmeno la prof ha voglia di fare lezione e continua a parlare annoiata, mentre agita con la mano destra un libro per farsi un po' d'aria. In questa atmosfera è iniziata la 57ª edizione della Coppa del Mondo di sci alpino e la Federazione Internazionale Sci, a pochi giorni dalla cerimonia di apertura, ha già annullato gare su gare: fa troppo caldo, non c'è neve e la poca che c'è non permette agli atleti di sciare in sicurezza.
Le Olimpiadi sono a rischio?
I dati sono tragici, entro il 2050 sci e snowboard potrebbero non esistere più. Secondo un rapporto dell'Organizzazione metereologica mondiale, nel giro di 14 anni non sarà più possibile sciare sulle Dolomiti e in questa ottica anche le Olimpiadi invernali di Cortina previste nel 2026 potrebbero essere a rischio. Come si può pensare di gareggiare mentre i ghiacciai si sciolgono? Il mondo si sta ribellando e queste meravigliose giornate estive a novembre ne sono la prova. E anche se sono un po' metereopatico (e il sole che splende alto in cielo mi rende felice), quando esco la mattina alle 7 in maniche corte mi sento un po' in colpa. La verità è che sotto sotto mi manca il fumo che esce dalla bocca quando aspetto l'autobus, l'aula gelida alle 8 di mattina, un po' mi mancano anche i mondiali di sci, anche se in sci non ci sono mai andato e i mondiali non li ho mai visti. Così non va bene... Prima che sia troppo tardi, ridatemi la mia fetta di nebbia!