Come si diventa campione di gokart?

Intervista ad Alessandro Botti
Pubblicato da France il 09/09/2022 in Pop
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Questa settimana abbiamo fatto una chiacchierata con Alessandro Botti, lui ha 18 anni, viene da Cremona e corre con i go kart nel campionato Briggs Nazionale. Qualche giorno fa ha fatto il primo podio della sua vita arrivando secondo al Trofeo Briggs Club Centro Italia. La cosa bella è che lui ha iniziato a correre dopo la pandemia e ha fatto i primi allenamenti guidando un kart virtuale. Ecco cosa ci ha raccontato!

Prima di scendere in pista hai iniziato a guidare seduto nella tua cameretta se ho capito bene
Ahahah esatto, io in realtà nasco come sim driver, cioè ho iniziato allenandomi al computer. I motori sono sempre stati una mia passione ma è durante la pandemia che ho iniziato ad allenarmi seriamente. La guida del kart è molto difficile da ricreare al computer ma il simulatore mi è stato utilissimo e credo che queste nuove tecnologie abbiano seriamente stravolto il mondo delle corse. A volte, nonostante sia ancora agli inizi, mi sento avvantaggiato rispetto a chi non ha mai provato le sim race.
una macchina rossa che sfreccia su una strada
Vorresti diventare un pilota professionista?
Si, anche se è davvero molto difficile, quasi impossibile in realtà. Il problema più grande sono i soldi, per andare avanti con le gare servono davvero moltissimi soldi o tanti sponsor che ti sostengono, in più è strano che un pilota inizi a guidare seriamente così tardi come invece ho fatto io. Però se decidi di iniziare questo sport non puoi fermarti di fronte a questi problemi.

I miei genitori non me lo farebbero mai fare! Come li hai convinti?
Ahahaha se vuoi fare uno sport del genere i genitori sono fondamentali. Fortunatamente i miei erano d'accordo, anzi la prima volta che sono salito su un go kart è stato proprio con mio padre, però mi rendo conto che all'inizio senza di loro non potresti fare davvero niente, nemmeno comprare un pezzo di ricambio. Alla fine i primi mental coach sono proprio loro....

Che clima si respira dentro ai box?
In pista tutti vogliono vincere, ma per quanto il paddock sia un ambiente super competitivo si respira sempre aria di famiglia. È come se fossimo tutti parte di una cosa sola e alla fine la gara è l'ultima cosa che conta. Durante l'ultima gara per esempio, un meccanico di un team avversario ci ha aiutato a smontare e rimontare il carburatore, senza di lui non sarei riuscito neanche a partire!
cornice illustrata a tema sport con aereoplanini di carta, mazze ha hockey, medaglie, palloni da calcio e un ragazzo a cavallo di uno struzzo
ilustration by Radioimmaginaria
Quando scendi in pista cosa provi?
La mia parte preferita è l'inizio, quando ti devi ancora schierare in griglia e il tuo cervello inizia a pensare ad ogni strategia possibile mentre il cuore batte forte. Poi all'improvviso si spengono le luci del semaforo si diventa tutt'uno con il kart, tanto che quando si arriva al traguardo non ci si rende nemmeno conto del posizionamento, è come se vivessi in una dimensione parallela.

Prima di salutarci Alessandro ha voluto dare qualche consiglio a tutti i ragazzi che amano le corse ma sono ancora indecisi sull'iniziare questo sport. "Per quanto possa sembrare una disciplina difficile e impegnativa buttatevi, anche solo per provare. Quando inizi poi non riesci più a smettere. La velocità fa provare delle emozioni indescrivibili, ti porta in un'altra dimensione e fino ad ora non ho mai provato niente di così intenso".
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