Il 31 Maggio 2022 la Bebe Vio Academy ha compiuto ufficialmente un anno! La BVA è un progetto bellissimo pensato da Bebe Vio ed è l'accademia italiana che ha come obiettivo quello di rendere lo sport accessibile a tutti mettendo al centro i ragazzi. E non è un caso che questa idea sia nata proprio da lei perchè da un po' di tempo Bebe è un punto di riferimento per un sacco di adolescenti.
Negli ultimi anni con tutte le medaglie che ha conquistato in pedana è diventata una delle atlete più forti e rappresentative della nostra generazione ma la sua arma vincente, molto più che il fioretto, è il modo in cui si approccia alla vita: non importa quante gambe o braccia hai, se cammini da solo o su una carrozzina a rotelle, se sembra impossibile allora si può fare!
Negli ultimi anni con tutte le medaglie che ha conquistato in pedana è diventata una delle atlete più forti e rappresentative della nostra generazione ma la sua arma vincente, molto più che il fioretto, è il modo in cui si approccia alla vita: non importa quante gambe o braccia hai, se cammini da solo o su una carrozzina a rotelle, se sembra impossibile allora si può fare!
Le difficoltà dello sport paralimpico
Per una ragazza o un ragazzo con disabilità però iniziare o continuare a fare sport non è esattamente la cosa più facile del mondo, lo ha sperimentato sulla sua pelle anche Bebe quando dopo l'amputazione le è stato detto che non sarebbe più potuta tornare in pedana perchè per fare scherma servirebbero almeno un polso e tre dita: le attrezzature sono costose, spesso gli impianti non sono attrezzati e di solito lo Stato ti aiuta solo se hai già ottenuto risultati importanti.
Di fronte a questo problema Bebe doveva assolutamente fare qualcosa, per questo è nata la sua Academy che solo nel primo anno di attività ha raccolto la partecipazione di circa 50 bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni che hanno l'opportunità di sperimentare diverse discipline in modo da rendere il mondo dello sport più inclusivo per tutti.
Di fronte a questo problema Bebe doveva assolutamente fare qualcosa, per questo è nata la sua Academy che solo nel primo anno di attività ha raccolto la partecipazione di circa 50 bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni che hanno l'opportunità di sperimentare diverse discipline in modo da rendere il mondo dello sport più inclusivo per tutti.
Gli sport dell'Academy
Molti ragazzi all'inizio non conoscono ancora le proprie possibilità e sono convinti di avere molti più limiti di quanti ne hanno effettivamente, quindi diventa importante mostrare a loro che possono essere molto più forti di quanto immaginano. Le attività che si possono provare per ora sono cinque: la scherma in carrozzina, il sitting volley, il basket in carrozzina, l'atletica paralimpica e il calcio amputati, la cosa più bella però è che possono iscriversi anche ragazzi senza nessuna disabilità fisica. Squadre miste quindi, dove tutti hanno un ruolo fondamentale per riuscire a vincere insieme.
Le iscrizioni alla Bebe Vio Academy
Quest'anno le iscrizioni per il primo slot di allenamenti terminano il 10 settembre e per partecipare basta andare sul sito bebevio.com e seguire tutte le indicazioni. Per ora l'Academy è presente solo a Milano e gli allenamenti si svolgono lì ma sarebbe bello aprire presto nuove sedi in giro per tutta Italia, per fare in modo che sempre più ragazzi possano avere questa opportunità.
Bebe con la sua Academy è diventata portavoce di una rivoluzione, il suo obiettivo è riuscire a far crescere il movimento paralimpico in Italia per fargli raggiungere entro otto anni lo stesso livello di quello Olimpico e in questa operazione il ruolo di noi adolescenti sarà fondamentale. Alla fine rilanciare lo sport paralimpico non è solo fondamentale a livello sportivo ma richiede uno slancio culturale, un cambio di mentalità e tanta energia che deve arrivare da tutti. Noi siamo pronti!
Bebe con la sua Academy è diventata portavoce di una rivoluzione, il suo obiettivo è riuscire a far crescere il movimento paralimpico in Italia per fargli raggiungere entro otto anni lo stesso livello di quello Olimpico e in questa operazione il ruolo di noi adolescenti sarà fondamentale. Alla fine rilanciare lo sport paralimpico non è solo fondamentale a livello sportivo ma richiede uno slancio culturale, un cambio di mentalità e tanta energia che deve arrivare da tutti. Noi siamo pronti!