"Criticate tanto la nostra generazione ma ci avete tolto il pallone" scritto con una bomboletta spray nera su un lenzuolo bianco. La scorsa settimana questa frase è diventata il simbolo della protesta dei ragazzi di Roca, un paesino in provincia di Lecce, a cui è stato vietato dal sindaco di giocare a calcio in piazza a causa delle lamentele di alcuni residenti. Così, mentre in piazza iniziavano ad essere appesi i primi cartelli con sopra scritto "vietato giocare a palla", i ragazzi hanno deciso di ribellarsi.
Ecco come hanno protestato
Si sono dati appuntamento come ogni giorno in piazza e hanno passato tutta la serata in silenzio, con la faccia incollata al telefono in segno di protesta.Il sindaco allora ha deciso di incontrarli e dopo avere parlato con loro ha promesso a tutti che dal prossimo anno sarà realizzato un campetto dove potere giocare tutto il giorno. E anche se a Roca non ci sono mai stato, appena ho letto questa notizia mi sono sentito per qualche minuto uno di loro. Perché se avete almeno una volta nella vostra vita passato un pomeriggio a giocare per strada, sapete che non c'è niente di più brutto che vietare ad un ragazzo di giocare a palla. Per questo, se fossi ministro dell'adolescenza la prima cosa che farei sarebbe garantire in ogni paese d'Italia un campetto, dovrebbe esiste per legge. A Roca ce l'hanno fatta, prendiamo esempio da loro!