Cosa si studia all'università del circo?

Intervista ad Andrea Maddalena Micheli
Pubblicato da Marco R il 17/08/2022 in Pop
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L'altro giorno abbiamo fatto una chiacchierata di mezz'ora con Andrea Maddalena Micheli, ha 19 anni, viene da Piacenza ed è appena tornata da un campus di scuola circense in Spagna. Il circo da un anno è diventato la sua vita e le è bastato appendersi ad un cerchio aereo per capire che il suo lavoro sarà volteggiare nell'aria in giro per il mondo. Ecco cosa ci ha raccontato:
Foto di gruppo di INtegration, progetto di Erasmus+
Allora Andrea sappiamo che sei appena tornata dalla Spagna!
Si! Poco tempo fa sono stata nel nord della Spagna, in un paesino minuscolo chiamato Ortigosa de Cameros dove ho partecipato insieme ad altri ragazzi spagnoli e maltesi ad INtegration, un progetto pensato dall'associazione di teatro sociale on&off e approvato dal programma Erasmus+ che aveva come tema principale le arti performative e l'inclusione. Per questo sono sono partiti con noi anche alcuni ragazzi autistici e con la sindrome di Down e per una settimana intera abbiamo fatto tutti insieme teatro e circo.
Quindi tu fai circo!
Si, a Piacenza ogni anno si tiene un festival di sport alternativi e lì ho conosciuto per la prima volta questo mondo... Sono bastati pochi mesi per farmi capire che il circo sarà la mia vita e quando è arrivato il momento di scegliere cosa fare dopo il liceo non ho avuto dubbi! A settembre mi trasferirò in Portogallo per iniziare l'INAC, l'Instituto Nacional de Artes do Circo, una scuola professionale di arti circensi che sarà a tutti gli effetti la mia università.

E i tuoi che hanno detto?
Mia mamma è felicissima perchè ama questo mondo, mio padre credo che non l'abbia ancora capito completamente ahahahah. Però in realtà è stata una scelta semplicissima. L'anno scorso quando la gente mi chiedeva cosa avrei voluto fare nella vita non sapevo bene cosa rispondere. Poi mi sono resa conto che andare ad allenamento stava diventando il momento più bello della settimana e ho pensato che sarebbe stato uno spreco lasciare perdere questa passione che mi veniva da dentro. Allora ho fatto le audizioni e sono stata presa.
Ma a scuola di circo cosa si studia?
Nello specifico l'INAC dura tre anni. Il primo è un'introduzione al mondo del circo e quindi si impara a fare un po' di tutto, dai trapezi alla giocoleria. Gli altri due servono invece per specializzarsi nella propria disciplina. La mia è il cerchio aereo, una forma di danza acrobatica che utilizza come attrezzo un cerchio di metallo appeso al soffitto. Alla fine della scuola poi ci sono moltissime possibilità, o torno in Italia e divento insegnate o mi unisco ad una compagnia e inizio a girare il mondo su un camper. Chissà...

Quando sei appesa al cerchio a cosa pensi?
Ahhh è bellissimo... Il momento più bello è stato quando ho provato per la prima volta la mia esibizione di fronte ad un pubblico. Alla fine del pezzo mi sono resa conto che avevo fatto tutta la sequenza senza errori e ho avuto la sensazione di non essere più in palestra ma in mezzo al cielo. Avevo gli occhi chiusi e il mio corpo si muoveva da solo, come se fosse tutt'uno con il cerchio. Una cosa così non mi era mai capitata.
L'atleta Andrea Maddalena Micheli fa alcune acrobazie appesa ad un cerchio aereo
Prima di chiudere Andrea ci ha raccontato che spesso le persone hanno un'idea un po' distorta del circo e che questi stereotipi di sicuro non aiutano le compagnie. Il circo non è fatto solo da clown con le scarpe grandi e il naso rosso ma è un mondo meraviglioso che unisce arte e spettacolo, basterebbe solo informarsi di più! In realtà dietro ad ogni numero ci sono ore e ore di allenamento e di lavoro durissimo. "Andate a vedere gli spettacoli di circo contemporaneo, ce ne sono moltissimi in ogni parte di Italia e tutti meritano di essere visti, il circo è un posto magico! Magari poi qualcuno potrebbe innamorarsi come è successo a me. Alla fine anche io ho iniziato quasi per sbaglio e ora mi trovo qui. Se non è magia questa..."
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