Una macchina a forma di Polaroid, un carrello della spesa a propulsione, un formula 1 costruita con mattoncini lego, una barca vichinga, una paperella gonfiabile gigante, un water con le ruote. Domenica 26 giugno, nel pieno centro di San Marino, 40 team provenienti da tutta Italia, si sono sfidati nel Gran Premio più assurdo dell'anno: la Red Bull Soapbox Race, una tra le corsa più importanti del mondo per macchinine senza motore.
In realtà la tradizione che c'è dietro alle Soapbox è antichissima, le prime gare ufficiali infatti risalgono agli anni 30 quando in America era esplosa la moda di realizzare dei veicoli mettendo insieme alcuni pezzi trovati qua e là. Con il passare del tempo le tecniche di costruzione si sono evolute e oggi alcune macchinine che sfrecciano per i circuiti di tutto il mondo sono dei veri e proprio capolavori. Per costruire una soapbox non ci vuole davvero niente e ognuno di noi potrebbe potenzialmente diventare il campione del prossimo GP.
Le regole sono molto semplici: ogni macchinina deve essere dotata di volante e freni funzionanti, il resto sta alla fantasia del team che dovrà disegnare da zero scocca e livrea del veicolo, mettendo insieme pezzi di recupero: telai di vecchie biciclette, tubi fusi insieme e ruote trovate in cantina.
Le regole sono molto semplici: ogni macchinina deve essere dotata di volante e freni funzionanti, il resto sta alla fantasia del team che dovrà disegnare da zero scocca e livrea del veicolo, mettendo insieme pezzi di recupero: telai di vecchie biciclette, tubi fusi insieme e ruote trovate in cantina.
La Soapbox Race è una gara a tutti gli effetti, quindi l'obiettivo di ogni team è riuscire ad arrivare al traguardo nel minor tempo possibile e con la macchinina ancora intatta. Le macchine vanno avanti solo grazie alla forza di gravità, per questo il circuito consiste in una lunghissima discesa piena di ostacoli, non sempre però che arriva primo vince. A scegliere il vincitore infatti è una giuria che tiene conto di tre diversi parametri: velocità, performance e creatività. La cosa più assurda e innovativa però è che le Soapbox non sono solamente bellissime da vedere ma sono anche un esempio incredibile di economia circolare.
Negli ultimi mesi, tra macchine elettriche e benzina alle stelle, tutti stanno cercando disperatamente una soluzione per limitare le emissioni... Ma se i veicoli del futuro fossero proprio questi? Macchinine costruite da noi senza motore, super ecologiche, economiche e coloratissime. Pensate quanto sarebbe figo vivere in una città dove puoi andare a scuola sdraiato su un letto a ruote, o seduto su un'astronave di cartone. Non so voi, io mi ci trasferirei subito!