Uno stadio per VIDEOGIOCHI!

Lo stadio in cui i migliori gamers potranno sfidarsi!
Pubblicato da Marco il 05/05/2022 in Nerd
Copertina dell'articolo
Nei prossimi anni in Italia verranno costruiti 15 stadi per videogiochi. Li chiamo così perchè non saprei come altro definirli: vere e proprie arene tipo palazzetti dello sport, con tanto di spalti per tifosi, dove però non si va a vedere una partita di basket o di pallavolo ma tornei di videogame.

Nel mondo ci sono già un sacco di esempi, soprattutto negli Stati Uniti e in Paesi come la Polonia o la Germania dove gli esports sono già diffusi da molto tempo.

Da dentro sembrano stadi a tutti gli effetti ma al posto del campo e delle porte, in mezzo alle gradinate ci sono pedane piene di cavi, scrivanie, computer e teleschermi da cui i tifosi possono seguire in diretta le partite giocate da due squadre di gamer professionisti.
Stadio pieno di persone con un sacco di luci, le televisioni con il presentatore e con il alto il logo di Ea Sports (stadio esports)
Foto presa da Unsplash

Le arene in Italia

Oggi in Italia ne esistono già due, una è a Ferrara, l'altra a Villesse, un piccolo paese di 1500 abitanti in provincia di Gorizia, l'obiettivo però è quello di riuscire entro il 2026 a costruire altre 15 strutture, molto più grandi e importanti, in luoghi strategici come Milano, Roma e il centro sportivo della Juventus.

Quello che c'è dietro però è assurdo. In questi mesi vi abbiamo parlato già diverse volte di esports. Se però fino ad ora siamo sempre stati abituati a vedere il mondo degli esports come un qualcosa di finto, virtuale e lontano dalla realtà, adesso si stanno cercando nuove soluzioni per portare i videogame fuori dal mondo online e trasformarli in uno sport fisico, vero, così vero che puoi addirittura andare a vederlo in uno stadio.
Un ragazzo che sta giocando al computer in una competizione mondiale esports in uno degli stadi esports.
Foto presa da Unsplash

Come sarà il futuro degli Esport?

Che poi a me i videogiochi non sono mai piaciuti e probabilmente una finale di Fortnite non andrei mai a vederla, ma trovo comunque tutto questo una figata assurda perché è come se la mia generazione stesse vivendo in prima persona un pezzo di futuro e credo che per un paese come l'Italia aprire le porte ad un settore così importante possa essere solo vantaggioso.

Finché continueremo a pensare ai gamer come ragazzini nerd invasati di videogiochi non andremo mai da nessuna parte...
corriere
corrieredellosport
esports
gamer
italia
nerd
sport
sportadvisor
videogame