EuroApe 2022

Siamo stati al raduno europeo dell'Ape Piaggio
Pubblicato da Marco e Libera il 14/04/2022 in Pop
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Sabato 9 e domenica 10 aprile noi di Radioimmaginaria siamo stati a EuroApe 2022. EuroApe, organizzato da Ape Club d'Italia che ci ha ospitati, è uno dei raduni di Api Piaggio più importanti in tutta Europa e ogni anno si danno appuntamento nella stessa città un sacco di appassionati di apette che per l'occasione tirano a lucido il loro veicolo e per due giorni interi vivono letteralmente in simbiosi con lui.

Noi siamo andati a EuroApe con la nostra ApeRadio, un'Ape blu degli anni 70 alimentata a biometano che abbiamo trasformato in una redazione radio mobile e da qualche anno a questa parte ci accompagna in alcuni viaggi piuttosto assurdi in giro per l'Italia e per l'Europa. Già visto da fuori un raduno è molto bello, ma vissuto da dentro è tutta un'altra storia, perché parlando con chi possiede un'Ape da una vita, ti rendi davvero conto che per certe persone l'Ape non è solo un mezzo di trasporto ma un vero e proprio universo a parte e ognuno la modifica un po' come vuole.
Foto dell'Ape di Radioimmaginaria in mezzo alle Alpi Marittime

EuroApe 2022 a Cuneo

La vita di un apista, soprattutto durante un raduno è assurda, non si staccano dal loro mezzo neanche per andare in bagno e girano ininterrottamente in fila indiana intorno alla città strombazzando alla gente ferma ai bordi delle strade che saluta. Quest'anno Euro Ape 2022 è stato organizzato a Cuneo, in Piemonte, ai piedi delle Alpi Marittime. I paesaggi intorno a noi erano mozzafiato e quando sei sul tornante di una stradina di montagna, 80 Api Piaggio in fila indiana, sembrano davvero degli insetti in mezzo a un campo.

Ogni anno viene scelta una destinazione diversa e puntualmente si ritrovano nella stessa piazza un sacco di veicoli da tutta Europa. La cosa che però ci è davvero piaciuta un sacco è che tra tutti i nonnini e gli appassionati di Api storiche, abbiamo incontrato anche tantissimi altri ragazzi come noi con una passione assurda per la meccanica e non potevamo farli scappare.
L'Ape radio di Radioimmagianaria esposta al raduno di EuroApe 2022

L'Apismo a Boves

Già dal primo momento l'occhio era caduto su di loro. Non solo perchè erano simili a noi e abbassavano non di poco l'età media del raduno, ma perchè i loro mezzi erano diversi da quelli degli altri, sembravano usciti da un cartone animato. I colori erano sgargiantissimi, avevano i vetri oscurati, le ruote piccole e inclinate verso l'esterno e impianti stereo da fare tremare mezzo Piemonte. Allora ci siamo presi un po' di coraggio e siamo andati a parlare con loro.

Noi non ne sapevamo nulla ma abbiamo scoperto che a quanto pare a Boves, il paese in provincia di Cuneo da dove venivano, l'"Apismo" è veramente sentito. In generale nei paesi ai piedi della montagna, tutti quanti, fino a qualche anno fa, avevano un'Ape, e se i più vecchi la usavano come mezzo per trasportare paglia e legna, i ragazzi hanno iniziato a mettere mano ai motori rendendoli a tutti gli effetti mezzi sportivi.
Immagine di una Ape da corsa con motore modificato

Le Api Proto da corsa

In sostanza è così che sono nate quelle che gli esperti chiamano "Proto", Api da circuito difficilissime da guidare, dotate di un motore da moto molto più potente dell'originale, che ovviamente non sono omologate per girare su strada, e che fanno un rumore assordante. Parlando con qualche apista del Veneto abbiamo scoperto che in Provincia di Belluno le Api da corsa andavano così di moda che era stato inaugurato anche un vero e proprio "apodromo" e ogni anno, in giro per tutta Italia, vengono organizzati alcuni campionati, come per esempio l'Ape Proto Evolution, dove squadre di meccanici e piloti portano la propria Ape modificata per sfidarsi in gare ad ostacoli e gimcane. Vince chi completa il percorso nel minor tempo possibile, e soprattutto chi riesce a non ribaltarsi.
Immagine di gruppo sul cassone di una Ape

Le Api dell'Officina Tuning

Tornando a noi, proprio a Cuneo, alcuni ragazzi della zona appassionati di meccanica, hanno deciso di condividere la loro passione e di creare un gruppo chiamato Officina Tuning dove si aiutano a modificare i loro mezzi. Hanno tutti dai 15 ai 17 anni e chi ne fa parte condivide qualsiasi cosa, dai pezzi di ricambio per l'Ape agli sforzi per svitare un bullone. L'obiettivo per ora è riuscire a migliorare il più possibile i propri veicoli, sia dal punto di vista estetico, sia del punto di vista meccanico, ma stanno già pensando di fondare una propria scuderia e di fare una colletta per riuscire prima o poi a costruire il loro Proto da corsa.
Immagine di due Api Proto da corsa

Modificare un'Ape

Anche se hanno solo 15 anni sembrano in tutto e per tutto dei meccanici veri, ognuno di loro ha un'Ape tutta sua, montata con le proprie mani. La maggior parte dei ragazzi infatti frequenta degli istituti tecnici di meccanica e dopo avere passato così tante ore di lavoro avvitando e svitando bulloni, sono riusciti addirittura a creare un punto di collegamento tra la loro passione e quello che studiano a scuola. Ci hanno raccontato che è capitato più volte che anche qualche loro professore li aiutasse a modificare i loro mezzi e l'immagine di un prof. sporco di grasso intento ad armeggiare con i bulloni dell'Ape di un suo allievo, emozionandosi con lui alla prima sgasata dopo l'accensione, è davvero meravigliosa.
Foto di alcune Api Piaggio in piazza a Cuneo

L'Ape non morirà mai

L'Ape della Piaggio per l'Italia non è solo un veicolo a tre ruote ma il simbolo di una Nazione intera conosciuto in tutto il mondo. Dopo la guerra è stata il motore che ha fatto ripartire l'Italia, su quel cassone è stato caricato di tutto... Nella vita di tutti i giorni è raro vedere un'Ape in giro, e se la si vede solitamente è guidata da persone un po' in là con gli anni... Per questo è così bello sapere che ragazzi della nostra età si stanno dando così tanto da fare per permettere a questo mezzo di continuare la sua corsa. Poco tempo fa Piaggio ha annunciato di avere ufficialmente sospeso la produzione dell'Ape per il mercato europeo, ma dopo essere stati a Cuneo abbiamo capito che fortunatamente l'Ape non morirà mai.
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