Ho provato a guardare un anime!

Diventerò un otaku?
Pubblicato da Luna il 08/04/2022 in Nerd
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Allora carissime lettrici (lettori, lettor*) mettiamo in chiaro un paio di cose. Io, durante la mia carriera da fangirl, ho sempre evitato gli anime. Da una parte perché non ho mai sentito la necessità di avvicinarmi a questo tipo di animazioni, da un'altra perchè mi sono sempre sentita come una nobile paladina alla difesa dei fandom come dire più "tradizionali". Ma piano piano prima di insultarmi otaku qui presenti, con questo non sto affermando che gli anime facciano schifo ma che di base i miei gusti sono orientati altrove.

Tuttavia dopo anni in cui in poche parole le mie amiche mi hanno minacciato di morte se non avessi provato a dare una chance a un anime, mi sono decisa alla veneranda età di 17 anni di provare a fare capolino anche io in questo universo così particolare.
alcune cose nerd, come gli occhiali di Harry Potter o il simbolo di Batman
immagine di Radioimmaginaria
Mi hanno consigliato di tutto: da "Attack on Titan" a "Naruto", da "Demon Slayer" a "My Hero Academia"! Ma ragazzi almeno sulla scelta dell'anime ho fatto di testa mia (come al solito). Ho scelto "Dota: Dragon's Blood".

Silenzio tombale. Vorrei provare a farvi credere che l'ho fatto per una scelta calcolata, perché sono trasgressiva e mi piacciono le cose di più di "nicchia" ma sprecherei soltanto caratteri da battere. Il punto è che sono pigra e mi hanno convinto 3 cose: un buon 92% di approvazione su Google, una tizia con i capelli bianchi e il fatto che è stata la prima produzioni che Netflix mi ha proposto.
Anime Girl
Photo by Ryan Yao on Unsplash
Devo dire che alla fine mi sono divorata due stagioni manco fossero libri di "Percy Jackson", o chessò stagioni di "Once Upon A Time". Tuttavia mi devo comunque esprimere in un paio di considerazioni: negli anime c'è un botto di pathos. "Eh grazie al c***o Luna!" mi risponderete voi. Beh io non lo sapevo, e ne sono rimasta stranamente stordita. È stato strano per me aspettare interminabili ore prima che il protagonista di turno estrasse la spada dopo aver finito il suo monologo a metà di un salto in aria con triplo calcio.

Altra considerazione (si, so benissimo che non tutti gli anime sono uguali e che quindi non dovrei giudicare un'intera categoria solo perché ne ho visto uno, ma me lo hanno confermato anche alcuni amici otaku quindi nel caso la colpa è loro): negli anime si capisce veramente poco. Trattando Dota in particolare, nei primi 4 episodi non ho capito una ciola di niente, nel resto della serie pure ma almeno ci avevo fatto l'abitudine.

Nonostante questo sono rimasta piacevolmente colpita e dunque sto provando altri contenuti anime e devo dire che mi stanno piacendo. Spero solo di non trovare l'ennesima ossessione...
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