San Siro, ultimi minuti di Milan e Spezia 1-1. Il Milan sta andando in porta, l'occasione da gol è chiarissima ma l'arbitro Serra sbaglia e al posto di lasciare giocare decide di fischiare un fallo. Secondo moltissime persone la partita è stata decisa proprio da quell'errore, ma la cosa che più di tutte ha stupito è la reazione dell'arbitro, che consapevole dell'errore e delle polemiche che avrebbe causato, nel post-partita è scoppiato in lacrime, consolato da Zlatan in persona. Un arbitro che piange???? Con tutti gli insulti che riceve potrebbe sembrare la cosa più normale del mondo ma a quanto pare non ci siamo proprio abituati.
Fare l'arbitro non è sempre sicuro
Il punto è che fare gli arbitri a volte è davvero un lavoraccio e se bene o male in Serie A si è abituati a sopportare la tensione, nelle categorie minori la storia cambia, anche perchè lì nella maggior parte dei casi gli arbitri sono ragazzini. Un mio amico fa l'arbitro da quando ha 15 anni e mi ha raccontato che, pur non avendo mai subito episodi di violenza, ha conosciuto altri arbitri della sua stessa categoria che sono finiti in ospedale dopo essere stati aggrediti da calciatori e dirigenti.
Ci sono sempre meno arbitri
Ultimamente ci si sta lamentando della carenza di arbitri soprattutto tra i ragazzi ma la situazione è grave e vedere un arbitro di Serie A in lacrime lo fa capire un po' a tutti. Se prima di entrare in campo, sei costretto a sperare di tornare in spogliatoio sano e salvo c'è qualcosa che non va. Nelle serie minori, scene come quella di Serra succedono ogni settimana e quello che spinge i ragazzi a tornare in campo la domenica dopo è solo la passione, perchè per loro arbitrare è una necessità e senza di loro la partita non si può proprio giocare. Non è loro il compito di trovare un rimedio a tutta questa situazione ma serve che qualcuno inizi a pensarci e a prevenire scene del genere, prima che sia per l'ennesima volta troppo tardi.