Non è grave come sembra. O forse sì.
È passata un'altra settimana e siamo tornati con gli aggiornamenti sul clima! Questa è "La Bilancia" e qui leggerete una buona notizia e una cattiva notizia sulla crisi climatica. Qui potete trovare l'articolo della settimana scorsa. Iniziamo?
Quale volete per prima? Quella buona o quella cattiva?
È passata un'altra settimana e siamo tornati con gli aggiornamenti sul clima! Questa è "La Bilancia" e qui leggerete una buona notizia e una cattiva notizia sulla crisi climatica. Qui potete trovare l'articolo della settimana scorsa. Iniziamo?
Quale volete per prima? Quella buona o quella cattiva?
BUONA NOTIZIA
Il Regno Unito ha annunciato che vuole raggiungere le emissioni zero, lo leggiamo in questo articolo della BBC. Si sta investendo moltissimo sulle macchine elettriche per esempio, e anche per mettere le colonnine per ricaricarle nelle città. L'obiettivo di raggiungere le zero emissioni è fissato per il 2050 ed è stato annunciato proprio prima della COP26 di Glasgow.
Poi il governo vuole intervenire anche sulle emissioni che provengono dalle case di tutto il paese, in particolare dai sistemi di riscaldamento, che dovranno essere a basso consumo di CO2. Per fare tutto questo però bisogna agire su molti fronti, altrimenti il rischio è che non riescano a mantenere questa promessa in tempo.
CATTIVA NOTIZIA
Esiste un gruppo di sostanze chimiche che, secondo questo articolo del Guardian, potrebbe avere un ruolo nelle morti di migliaia di persone negli Stati Uniti. In pratica gli adulti nelle cui urine sono state trovate delle tracce di queste sostanze chimiche, sono stati considerati più inclini a morire, specialmente per problemi cardiaci. Diciamo che è chiaro che queste sostanze sono connesse ai problemi cardiaci, e che i problemi cardiaci sono connessi alle morti, ma non è ancora stata dimostrata una connessione diretta tra queste cose chimiche e la morte.
Comunque, pensate che queste sostanze si possono trovare negli imballaggi, e sono già state proibite per certe cose, ma ci sono meno restrizioni per i cosmetici o per il packaging del cibo.
Illustrazioni di Gabriela