La playlist delle nuove leve

I 5 emergenti da non skippare mai in playlist
Pubblicato da Viola il 30/09/2021 in Pop
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Ciao regaz!! Bentornati sul sito di Radioimmaginaria, qui è la vostra Viola che vi scrive e siamo tornati finalmente con gli articoli-playlist. Questo sarà un articolo speciale, perché racchiude esattamente gli artisti che sto ascoltando di più nell'ultimo periodo e, visto che sono benevola, ve li voglio consigliare.

Recentemente sono caduta nelle playlist emergenti e di ragazzi che si stanno facendo largo nell'industria musicale e non ne sto più uscendo. Suoni e nomi nuovi sono quello di cui ho assolutamente più bisogno. In questo articolo vi nominerò 5 artisti che forse non avete sentito troppo in giro, forse di sbieco in qualche playlist, ma che vi consiglio veramente di non skippare, mai.

1 Laila Al Habash
Partiamo dalla quota rosa del gruppo e soprattutto col botto. Classe '98, ragazza italo-palestinese, sotto l'ala della Undamento (etichetta di Frah Quintale) e da sempre come musa ispiratrice Raffaella Carrà. Le sue canzoni sono di una trasparenza e libertà incredibile! È come se Laila mettesse su un piatto tutte le sue emozioni, con le basi prodotte un po' da Stabber e un po' da Niccolò Contessa, i suoi pezzi sono un must per chi è una persona romantica e sognatrice come me. Amori sinceri, astrologia ed eleganza sono le parole d'ordine per i suoi primi pezzi e il suo primo EP, Moquette. Un lavoretto R&B fatto coi fiocchi e da cantare a squarciagola, sempre.
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2 Fuera
Se cercate dei pezzi su cui ricreare una discoteca in casa (visto che sono ancora chiuse), i Fuera non possono mancare nella vostra playlist. Trio formatosi nel 2014, forse il loro nome vi è familiare per un pezzo fatto insieme agli Psicologi, Povero, nell'album Millennium Bug. Ma i loro ultimi pezzi vi faranno ballare anche da seduti, ci scommetto tutto.

Mi ricordano un corrispettivo maschile, più rap e non milanese di MYSS KETA, e quando si cita la myss ci si può fidare. Con la loro musica sembra di stare in un club e sembra di diventare matti come loro, soprattutto dopo aver visto il video di Berlino. Hands up e ascoltatevi i Fuera.
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3 maggio
Anno '92. Vive a Milano ma il suo accento romano nun lo lascia. Dal 2016 fa parte di un collettivo, un gruppo di amici, una cosa che a Bologna chiameremmo balotta che si chiama kleen sheet. Mi ricordano dei Brockhampton italiani e si influenzano a vicenda: maggio viene da moltissimi generi ma prettamente dal rap, e lo fa sentire molto nelle sue canzoni.

Un rap autobiografico, in certe parti anche un po' emo ma sincero e che lo racconta in un modo bellissimo. Dopo vari lavori come EP e singoli fuori, il 6 maggio pubblica il primo lato del suo primo album, Nel Mentre, con Asian Fake. Lo presenta come un suo "personale resoconto sul tempo trascorso quest'anno". Probabilmente è un album frutto della pandemia, ma che è prova che quel periodo di lockdown ha portato anche cose buone, come questo suo lavoro.
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4 nino_nino
Ed ecco finalmente un ragazzo di Bologna! Un regaz onnipresente nelle mie playlist. Classe '99, i suoi primi ascolti saranno basati su artisti anni '90, brit pop e addirittura metal, cominciando a suonare la chitarra, per poi arrivare finalmente al rap. In certe canzoni la chitarra e la sua voce malinconica fanno da padroni, ma nella mia canzone preferita (che è quella che oggi vi consiglierò) il rap e una base hanno il sopravvento.

Fa parte di un collettivo con altrettanti ragazzi chiamato Ind4co. Un ragazzo molto poliedrico, ancora poco ascoltato ma che visto che oggi ve l'ho consigliato dargli un ascolto è il minimo.
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5 Tatum Rush
Come chiusura di questo articolo porto Giordano Rush, cantautore con origini italo-svizzere-americane. Il genere dei suoi brani è veramente difficile da definire: è come se avesse fatto un frullato di pop anni '80, qualche poesia futurista tipo Marinetti, un po' di jazz e il gioco è fatto.

Il suo primo album, del 2015, è stato scritto interamente in inglese e questo l'ha aiutato già ad avere un po' di gavetta tra i festival europei. Ma ora è sotto la Undamento e dopo aver scritto Rosè con la nostra Laila, precedentemente incontrata, Too Late è stata una delle mie canzoni preferite dell'estate. E ora che è arrivato l'autunno, non è mai troppo tardi per recuperarsi le hit estive che ci siamo fatti sfuggire.
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Questi erano gli artisti che si stanno facendo strada che stanno occupando la maggior parte del mio spotify e che secondi me dovrebbero occuparlo anche nel vostro; se avete dei regaz emergenti da consigliarci scriveteci a [email protected] o se addirittura siete VOI i cantanti, band o produttori che state cercando di far sentire i vostri pezzi non esitate a mandarceli perché vi passeremo! Alla prossima regaz, ciaooo!

Illustrations by Nina
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